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Castagnini: “Io terrorizzato dall’idea di venire a Palermo, vi spiego perché. Mercato? Ecco cosa faremo”

Il ds rosanero Renzo Castagnini rivela alcuni retroscena in merito al suo arrivo al Palermo e parla dei movimenti che metterà a segno la società a dicembre

Mediagol22

Parola a Renzo Castagnini.

Il direttore sportivo può vantare una lunga carriera tra squadre di ampio calibro, come Juventus e Genoa, e a luglio scorso, chiamato a rapporto dal duo Mirri-Di Piazza, è approdato a Palermo, per dare una mano alla nuova società costituitasi a seguito del fallimento rosanero. A ormai cinque mesi dall'assunzione della carica all'interno del club siciliano, Castagnini ha ripercorso gli attimi prima della scelta e ha ammesso di avere esitato a dire di sì.

"All’inizio non sapevo se fossi all’altezza - ha spiegato ai microfoni di TMW - Abbiamo lavorato insieme io e Sagramola, c’è un feeling particolare, ci conosciamo bene. Però non conoscevo la categoria, non sapevo cosa fosse. Quando brancoli nel buio non puoi sapere il valore di quello che vai a costruire. Ero terrorizzato, poi quando cominci a lavorare tutto cambia, ci metti al testa. Finché non c’è il campo come giudice non sai quello che hai costruito. Essere più o meno forte non è valutabile a tavolino. Qui c’è una responsabilità importante. Se vinci hai fatto il tuo, se non vinci sei un coglione. Si può dire? È così, è la verità, non è semplice. Ho capito che bisognava puntare sulla qualità, è quello che fa la differenza in categoria. Almeno questo è stato l’insegnamento. Obiettivo? Vincere. Poi vincere l’anno prossimo. Palermo ti impone questo, è la quinta città d’Italia. La società è seria e solida, l’impegno è difficile. Ma possiamo farcela. Abbiamo costruito per la Serie C. Non possiamo nemmeno però pensare di smantellare ulteriormente la squadra, l’anno prossimo, cambiando 27 giocatori. Siamo contenti, c’è un impianto di livello".

A proposito, in particolare, dei movimenti di mercato messi a segno quest'estate e a quelli per il futuro: "Abbiamo preso Lancini, Crivello, più giovani. Abbiamo deciso di puntare su di loro anche per la futuribiltà, anche se Dellafiore aveva fatto bene. In estate ci siamo messi lì, abbiamo fatto un sacco di telefonate, tutti i giorni. Poi una cernita, era già agosto, non potevi scegliere. Devi andare su quelli rimasti, abbiamo avuto la fortuna, con Sagramola, di scegliere giocatori che avevano fatto la Serie B. Palermo li attraeva. Non dormivamo la notte. È stata l’esperienza più stressante da quando faccio questo lavoro. A Brescia, per dire, abbiamo avuto il tempo necessario per lavorare. Non avevi soldi, né nulla, ma il tempo sì. Abbiamo incominciato il 5 agosto, il campionato era l’1 settembre. Non puoi arrivare senza squadra, a Palermo non puoi abbozzare, devi vincere subito. Mercato di dicembre? Di sicuro bisogna fare qualcosa. Non penso molto, questa squadra non è così lontana da una B. Almeno come percezione, come qualità. Devi rimpinguare i reparti, mettere a posto un po’ di cose, lo fanno tutti. Juventus compresa."

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