Yerry Mina e la promessa d'amore al Barcellona.
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Barcellona, Mina si racconta: “Scommettevo ogni giorno con Messi, Suárez e Iniesta…”
Il difensore colombiano ha raccontato alcuni retroscena del suo approdo al Barcellona
Il difensore colombiano (con il particolare vizio del gol, 16 reti collezionate in 125 presenze) è arrivato in Spagna nel corso della scorsa sessione invernale di calciomercato, e dopo le bellissime prestazioni al Mondiale di Russia (3 gol in 3 partite giocate), è pronto per iniziare una nuova stagione con i blaugrana, in cui dovrà dare il massimo per cercare di conquistare un posto nell'undici titolare.
Nel corso di un'intervista rilasciata ai microfoni della rivista Bocas, il classe 1994 ha parlato delle sue prime esperienze con i nuovi compagni di squadra, raccontando della scommessa che ogni giorno proponeva a Lionel Messi, Luis Suárez e Andrés Iniesta: "Quando sono arrivato, per creare una buona atmosfera, ho iniziato a scommettere con loro per chi fosse il migliore nei rigori in allenamento. Poi mi sono reso conto che ogni giorno mi toglievano 50 euro. La verità è che sono dei mostri e mettono la palla dove vogliono. Sono persone incedibili e autentici maghi".
Un ottimo rapporto dunque, anche se il periodo di adattamento iniziale non è stato per niente semplice, visto anche lo scarso minutaggio accumulato nel corso della stagione: "Pensavo a tante cose, Paulinho e Coutinho mi tiravano su di morale dicendomi 'Tranquillo, andrà tutto bene' . Sentivo che nulla andava bene, neanche un passo in allenamento. Capisco che ci son giocatori incredibili, ma volevo giocare anche qualche minuto".
Adesso però, tutto sembra essere risolto, e l'ex Palmeiras si è detto entusiasta di poter giocare nel club dei suoi sogni, esponendo l'obiettivo di continuare il suo percorso di crescita, nell'intento di maturare sia come calciatore che come uomo: "La mia idea è sempre stata quella di giocare e divertirmi. Andare al Barcellona era il mio sogno. Potevo andare altrove, il Borussia mi adorava così come altre in Germania, Italia e Inghilterra. Però non mi pento di aver firmato col Barça, ho imparato molto e sono migliorato si come persona che come giocatore".
"di Daniele Castelli
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