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Barcellona-Inter, il ricordo di Materazzi: “Catalani meno forti del 2010, Conte sta costruendo le basi”

L'intervista all'ex difensore della Beneamata, Marco Materazzi, in vista della sfida di Champions League fra Barcellona ed Inter: "Non si sa se Messi giocherà. Sarebbe un vero peccato, ma un vantaggio per i nerazzurri"

Mediagol97

Marco Materazzi parla a poche ora di distanza dalla sfida che vedrà, ancora una volta, scendere in campo una contro l'altra Barcellona ed Inter.

Una sfida che, inevitabilmente, rievoca dei ricordi indelebili nella mente dell'ex difensore nerazzurro, risalenti ad un'indimenticabile semifinale di Champions League nel 2010 fra le due compagini, preludio a quella che fu poi la "notte di Madrid" che portò alla conquista dello storico Triplete da parte della squadra allenata a quei tempi dal manager portoghese José Mourinho:

"L'Inter deve cercare di non prendere gol - afferma l'ex difensore centrale della Beneamata ai taccuini di Marca -. Non si sa se Messi giocherà. Sarebbe un vero peccato, ma un vantaggio per i nerazzurri. Lui è il calcio, si ferma solo quando non è in giornata. Mourinho ci disse di non commettere errori. Quel Barcellona era quasi imbattibile, la squadra più forte della storia. Dopo la vittoria dell'andata, giocammo con fiducia al Camp Nou. L'ingiusta espulsione di Motta unì ancora di più il gruppo. L'arbitraggio dell'andata? Si parla troppo, resta il fatto che alla fine vincemmo noi".

Questa Inter può vincere di nuovo la Champions League?

"Bisogna prima tornare grandi in Italia, poi si penserà alla Champions League. Difficilmente si vince così presto in Europa, il Liverpool viene da un percorso di 6-7 anni giocati ad alti livelli. Il Barcellona, invece, è sempre molto forte, ma non è quello del 2010. Ora ci sono 3-4 fenomeni e Messi, all'epoca ce n'erano 10 e un alieno".

Cosa sta portando Antonio Conte? Cosa può dare Diego Godin alla difesa dei nerazzurri?

"Conte ha portato solidità e compattezza. Sta costruendo le basi, non è facile ricominciare con un nuovo allenatore e nuovi giocatori. Godin ha acquisito un'esperienza enorme e Conte ha un gioco simile a quello di Simeone. L'adattamento sarà più semplice".

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