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Italia, Mancini: “Vogliamo vincere. Euro 2020? Serviranno anche volti nuovi”. E sulle altre Nazionali…

Le dichiarazioni rilasciate dal c.t. dell'Italia a poche ore dal match contro il Liechtenstein

Mediagol22

Parola a Roberto Mancini.

Il c.t. dell'Italia, a poche ore dalla sfida della sua squadra (qualificatasi a Euro 2020 in anticipo) contro il Liechtenstein, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Rai Sport. Il tecnico, tra i tanti temi trattati, ha parlato delle qualità dei singoli a sua disposizione: "Giocando ogni tre giorni è logico far riposare qualcuno. Farò un po' di turnover. El Shaarawy? Anche lui avrà la possibilità di giocare. Tonali è un giovane che mi ha sorpreso, e infatti è qui con noi. Può migliorare ancora tanto. Poi c'è Castrovilli: quando l'abbiamo visto ha fatto molto bene, è un buon profili, come anche Pinamonti, Scamacca o Sottil. Orsolini è un altro giocatore importante. Vedremo quando li chiameremo, dopo l'Europeo avremo bisogno anche di volti nuovi".

A proposito, invece, dei potenziali avversari di Euro 2020 e, in particolare, della Francia: "Girone H? Non so cosa accadrà in quel girone, noi dobbiamo pensare solo a vincere, dobbiamo continuare a farlo. Conta per il sorteggio della fase finale. Ci sono Nazionali che hanno iniziato il lavoro di rinnovamento prima di noi e sono più avanti ma non vedo molte squadre che sono tanto più forti di noi. Innanzitutto i francesi sono i campioni del mondo, con giocatori forti che hanno ampi margini di miglioramento. Poi c'è il Belgio che sta facendo bene, l'Olanda si sta rinnovando, la Germania è sempre pericolosa. Poi c'è la Spagna, campione d'Europa Under 21 anche se meritavamo forse di vincerlo noi. Queste sono le Nazionali più forti ma non penso che siano superiori a noi. Lavorando ci avvicineremo anche di più".

L'allenatore, inoltre, si è espresso sui temi che hanno acceso la sosta per le Nazionali, come il razzismo e le manifestazioni politiche della Turchia: "Sono situazioni difficili. Cose come il razzismo accadono ovunque, il mondo deve migliorare un po'. Per quel che riguarda la Turchia sono contrario a ogni tipo di guerra: le cose si possono risolvere parlando e dialogando. Lo sport è l'unico mezzo che riesce ad avvicinare le persone e questo è ciò che dobbiamo fare come uomini. Ci sono milioni di sport che lavorano con persone di tante etnie diverse. Finale di Champions League a Istanbul? Non so se la giocherei. Posso solo dire che ho lavorato a Istanbul ed è una città meravigliosa con persone meravigliose".