"Zaccagni ha fatto una grande stagione, Ricci sta crescendo nel modo migliore. Mi è piaciuto Rovella, ma i nostri problemi non sono in mezzo". Lo ha detto Roberto Mancini, intervistato ai microfoni de "La Stampa". Diversi i temi trattati dal commissario tecnico della Nazionale italiana in vista della semifinale di Nations League contro la Spagna, in programma giovedì 15 giugno a Enschede: alle prestazioni offerte nel corso di questa stagione da Cesare Casadei, centrocampista italiano di proprietà del Chelsea, in prestito al Reading e uomo copertina con la maglia azzurra al Mondiale U20, ai giovani talenti lanciati dall'Empoli. "Casadei? Mi aveva impressionato negli stage a Coverciano, ha avuto la fortuna di andare in un campionato durissimo come la Premier League. Se può ripetere il percorso di Pogba? Sì, può accadere. Cosa penso della realtà Empoli? Baldanzi, Fazzini, Cambiaghi, Parisi e altri pronti a seguirne la strada... Andrebbe dato loro un Oscar", le sue parole.
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Italia, Mancini: “Oscar all’Empoli, quanti talenti. Trovare un 9 resta un problema”
NUMERO 9 - "La mancanza di numeri nove può anche dipendere da un fenomeno "culturale", con i giovani che non si allenano più nella loro specificità, ma si pensa subito ai moduli e ai sistemi da adottare? Può darsi, ai nostri tempi si curava di più la tecnica, c’era maggiore libertà: ma io credo si tratti anche, e soprattutto, di un vuoto generazionale. All’orizzonte, però, vedo segnali positivi: Pellegri lo aspettiamo perché si è fermato per problemi fisici le due volte che lo abbiamo convocato, tengo d’occhio Colombo (ultima stagione a Lecce, ndr) e Esposito impegnato in Argentina con gli azzurrini. Mondiali Under 20? Stiamo parlando di una Nazionale dove la maggioranza dei ragazzi gioca in serie C, qualcuno in B, pochissimi in A: c’è bisogno di entrare tra le prime quattro al mondo per accorgersi della bravura di questi giovani azzurri?", ha concluso Mancini.
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