Parola a Roberto Mancini.
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Italia, Mancini: “Cori razzisti a Koulibaly? Una vergogna! CR7 ha migliorato la Juventus, Barella come Tardelli”. E su Zaniolo…
Il c.t della Nazionale, Roberto Mancini, tra corsa scudetto, Supercoppa Italiana e il grande dolore di Vialli
Il commissario tecnico della Nazionale italiana, intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, si è raccontato in una lunga intervista. Tra i tanti temi trattati, l'ex tecnico dell'Inter, si è soffermato anche sul campionato di Serie A, svelando chi tra i protagonisti lo ha particolarmente sorpreso: "Il campionato in corsa, finora, è stato sicuramente il campionato di Cristiano Ronaldo. CR7 ha migliorato la Juventus, dopo qualche difficoltà, e non era semplice. E poi anche di Nicolò Barella, ha una padronanza del ruolo molto importante, mi ricorda molto Tardelli. Grandi complimenti vanno anche a Zaniolo, lui oggi fa il trequartista, ma per potenza atletica lo vedo anche a tutto campo, alla Pogba. Corsa scudetto? Il campionato non è chiuso, quindi il Napoli non deve mollare, anche se credo che alla fine vincerà la Juve".
Recentemente vittima di cori razzisti, Kalidou Koulibaly, presto tornerà a San Siro per Milan-Napoli: "Mi auguro che non riaccada mai più quanto successo durante Inter-Napoli. Confido che il precedente abbia insegnato qualcosa. Nel 2019 sono cose veramente assurde. Cose non dovrebbero neanche più venire in mente. Io credo che in questi casi, i giocatori in campo potrebbero fermarsi. Anche se, visto che sono cose fatte da cinquanta persone su sessantamila, magari solo per stuzzicare qualcuno, innervosirlo, le altre 59.950, sicuramente più intelligenti, potrebbero coprire quei fischi o quei cori".
Sul grande dolore di Gianluca Vialli, che lotta contro il cancro: "Gli sono sempre stato vicino, non abbiamo mai smesso di sentirci. Ma della malattia non abbiamo parlato. Io non ne avrei avuto la forza, lui non lo ha fatto e ho rispettato il suo silenzio. C’è una cosa che non gli ho mai detto: per me Gianluca è sempre stato un esempio, da quando ci conosciamo, per l’impegno e la serietà con cui faceva le cose".
Chiosa finale sulla Supercoppa Italiana, in programma a Gedda tra Juventus e Milan: "Donne discriminate? Non accade solo lì. E comunque settant’anni fa in Italia la situazione della donna non era molto migliore. Questa partita può aiutare l’avvento di una nuova condizione per le donne, anche negli stadi. Lo sport aiuta ad aprire porte, a favorire trasformazioni, come successe in Cina con l’Olimpiade. Anche perché pure in Arabia, come in tutto il Medio Oriente, il calcio è molto amato".
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