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Italia-Bosnia femminile, Bertolini: “Bello giocare a Palermo, vi spiego perché. Il nostro obiettivo…”

VALENCIENNES, FRANCE - JUNE 09: Sara Gama and  Head Coach Milena Bertolini of Italy celebrate after winning the 2019 FIFA Women's World Cup France group C match between Australia and Italy at Stade du Hainaut on June 09, 2019 in Valenciennes, France. (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)

Le dichiarazioni di Milena Bertolini, ct dell’Italia femminile, alla vigilia del match in programma al ‘Barbera’ contro la Bosnia Erzegovina

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L’Italia femminile scenderà in campo domani pomeriggio contro la Bosnia Erzegovina.

Le azzurre, tra le mura del ‘Renzo Barbera’ di Palermo, sfideranno le ragazze di Samira Huren in occasione del quarto impegno valido per la qualificazione a Euro 2021.

Il c.t. Milena Bertolini, intervenuta in conferenza stampa alla vigilia del match, ha parlato della possibilità di promuovere il calcio femminile in Italia e, in particolare, al Sud: “È bello tornare in Italia dopo la Coppa del Mondo e mi piace molto l’idea di giocare a Palermo. Al Sud ci sono tanti talenti, ma mancano le opportunità e le strutture, credo che il fatto che la Nazionale giochi in questa città, che ha una tradizione nel calcio femminine, sia un mezzo importante per promuovere il nostro movimento e confido nel calore e nella passione dei palermitani per il calcio. Il Mondiale ha lasciato un’eredità importante, permesso a tante bambine di immaginarsi calciatrici quando saranno grandi, ha lasciato un’immagine positiva che va gestita e rilanciata. La Federazione sta lavorando a diversi progetti, l’obiettivo più importante per il futuro del calcio femminile è quello di aumentare il numero delle praticanti e passare da 25mila e 100mila, cosa che andrebbe ad incidere anche sull'aspetto culturale”.

A proposito, invece, delle avversarie: “Affronteremo una squadra forte fisicamente e aggressiva, con individualità superiori rispetto alle squadre fin qui affrontate che si chiudevano molto e non ci lasciavano spazi per colpire in avanti. Scorie mondiali? Eravamo tutte debuttanti, abbiamo vissuto emozioni fortissime e forse scattavano meccanismi inconsci che ci hanno fatto rendere in un certo modo. Ora stiamo facendo fatica, ma dobbiamo ritrovarci anche perché la differenza reti può essere importante”.