notizie

Italia, senti Domenech: “L’eliminazione sarebbe una tragedia solo per gli italiani, ma non per il mondo”

Italia, senti Domenech: “L’eliminazione sarebbe una tragedia solo per gli italiani, ma non per il mondo”

L’ex C.T. francese Raymond Domenech si è espresso riguardo le possibilità degli azzurri di qualificarsi al Mondiale in Russia della prossima estate

Mediagol22

Italia sì, Italia no: per la qualificazione ai Mondiali in Russia gli azzurri si affidano allo spareggio contro la Svezia.

Doppio match tra la Friends Arena di Stoccolma e San Siro, Gian Piero Ventura ed i suoi fanno i dovuti scongiuri, dovesse essercene di bisogno. In caso di mancata qualificazione sarà apocalisse, come definita dai piani alti in FIGC, un fallimento totale della gestione dell'ex tecnico del Torino. Intervistato da la Gazzetta dello Sport  l’ex commissario tecnico francese Raymond Domenech guarda alla storia del calcio e sembra certo della vittoria degli azzurri allo spareggio: “Sicuro che ce la farete, guardate il 2006: avevate tutti quei problemi e avete vinto. L’Italia ha giocatori che sanno gestire lo stress, la Svezia molto meno: nel gruppo erano quasi qualificati ma si sono complicati la vita. L'eliminazione dell'Italia sarebbe una tragedia? Per voi, non per il mondo. Il mondo ha rischiato di perdere l’Argentina".

Il francese è tornato poi a parlare della notte di Berlino 2006 quando, a causa di una testata rifilata a Materazzi, Zinedine Zidane concluse come peggio non poteva una carriera ricca di soddisfazioni ed emozioni: “La decisione era giusta ma non è stato giusto usare il video. Se c’è una regola, o per tutti o per nessuno. Zidane? È un dio. In Francia gli abbiamo perdonato 14 espulsioni. Buffon? E' un grande. È scandaloso che nel 2006 non gli abbiano dato il Pallone d’Oro. Però comincia ad essere vecchio, a quarant’anni è normale...”.

Chi invece ha appeso le scarpette al chiodo, protagonista con il primo rigore depositato alle spalle di Barthez in Germania, è Andrea Pirlo: "Pirlo è stato un grande, ma non il miglior italiano della sua generazione. Io l’ho incontrato anche con l’Under 21, mi negò l’Olimpiade 2000 con un gol. Però deve ringraziare Ancelotti che lo ha spostato a centrocampo: da 10 non era un genio. Può diventare un buon allenatore, vedeva il gioco. Italia del futuro? Bonucci e Barzagli sono bravi. Verratti mi piace. Balotelli sarebbe tra i migliori se si mettesse al servizio della squadra. È rapido, calcia bene ma a volte si ferma e guarda i compagni.