La crisi del movimento calcistico italiano, in seguito all'eliminazione dalla nazionale azzurra dalla fase finale dei prossimi Mondiali di Russia, è il tema dominante in queste ore sui media specializzati. Sul banco degli imputati il presidente della Federazione, Carlo Tavecchio, ma soprattutto il commissario tecnico Gian Piero Ventura.
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Pierpaolo Marino fa i conti a Ventura: “Atteggiamento squallido, lui non ti regala un centesimo. A Napoli e Udine…”
L'ex dirigente di Atalanta, Napoli e Udinese, Pierpaolo Marino, dice la sua in merito alle mancate dimissioni di Gian Piero Ventura dall'incarico di commissario tecnico della Nazionale azzurra
Dopo il tonfo clamoroso contro la Svezia tutti attendevano un passo indietro, quantomai opportuno, da parte del tecnico ligure il quale, contro ogni previsione, non ha ancora rassegnato le dimissioni.
Chi ha condiviso alcune esperienze professionali con l'ex allenatore del Torino è l'ex direttore generale di Napoli ed Udinese, Pierpaolo Marino. L'esperto dirigente ha tracciato un ricordo non molto edificante di quelle stagioni ai microfoni di Radio Sportiva.
"L'atteggiamento di Ventura che sta negoziando la sua buonuscita con la Federazione è quanto di più squallido si potesse verificare in una circostanza del genere. Non capisco come si faccia a non rassegnare le dimissioni dall'incarico dopo aver deluso e mortificato le aspettative di un popolo calcistico e di tutte le famiglie italiane che amano la Nazionale. Da parte sua era un atto dovuto, nelle mie squadre di club si è verificato lo stesso scenario con Ventura. All'Udinese aveva sottoscritto un contratto biennale, fissammo una clausola rescissoria e nel caso in cui non l'avessimo riconfermato avremmo dovuto pagare solo un gettone di indennizzo. Invece lui si appellò a quanto aveva firmato dicendo che era da considerarsi nullo e nacque una diatriba quando non si sistemò a Cagliari. Anche a Napoli tenne un atteggiamento ostruzionistico e poco collaborativo quando andò via e poi vi fu una coda di vertenze in federazione.
Ventura non è uno che rinuncia ad un centesimo, non regala proprio niente. Visto che c'è di mezzo la Nazionale la sua mi sembra una posizione davvero poco edificante".
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