Vigilia di Champions in casa Napoli che, domani sera al San Paolo, contro il Manchester City sarà costretto a conquistare tre punti per non rischiare l'eliminazione. Nell'odierna conferenza stampa ha parlato il tecnico Maurizio Sarri che ha analizzato la sfida contro gli uomini di Pep Guardiola, soffermandosi anche su alcuni elementi tecnici e non della proprio squadra.
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Napoli, Sarri incorona Guardiola: “Ha cambiato il modo di vedere il calcio, nessun paragone con lui”
Le parole del tecnico azzurro alla vigilia della sfida di Champions contro i citizens
"Mi basterebbe solo di non essere più tacciato di provincialismo, anche se la cosa in sé non mi offende. Non posso paragonarmi a Guardiola, invece: lui è un mostro sacro, è l'allenatore più forte in attività nel mondo. Io sono uno che ha delle idee ma che ha combinato e vinto nulla finora, non mi posso paragonare a nessuno. Se smetto ora di fare questo lavoro, non mi ricorda nessuno. Mi piace la sua volontà di controllare sempre la partita e di uscire da dietro con grande pulizia, puntando alla riconquista della palla in maniera immediata. Stiamo parlando di un livello assoluto. Guardiola è un allenatore che ha cambiato il modo di vedere il calcio. Il calcio inglese rispetto al nostro ha introiti televisivi quadrupli e quindi hanno molti più soldi di noi da investire. Sicuramente il City ha una capacità d'impatto sulla partita devastante, nei primi 20' hanno numeri incredibili. Abbiamo due soluzioni: chiedere all'Uefa di partire dal 21', oppure iniziare bene la partita anche noi. Il City ha dominato con merito per la prima mezz'ora della sfida d'andata, non ho mai visto una squadra uscire così bene dalle nostre pressioni. Dobbiamo portarli nell'acqua alta e mantenere in bilico il risultato per più tempo possibile. Ripeto, finora non ho vinto nulla. Il paragone con Sacchi è un'offesa per Arrigo. Lui ha cambiato il modo di giocare il calcio in tutta Europa e ha vinto. Tutti dicono che lo ha fatto perché ha avuto grandi giocatori, in realtà lo sono diventati con lui. Gullit è diventato Gullit con Sacchi, stesso discorso per Rijkard. Baresi era finito in serie B. I complimenti di Bigon mi fanno piacere: è stato uno dei due allenatori che ha vinto lo scudetto a Napoli, quindi sono contento che mi apprezzi".
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