Arrivato al Milan il 6 ottobre 2019, dopo l’esonero di Marco Giampaolo, per traghettare la squadra verso una stagione potenzialmente compromessa da un avvio di campionato infelice, tre vittorie e ben quattro sconfitte. Stefano Pioli viene accolto nell'universo rossonero tra critiche e scetticismo. Il suo Milan parte a rilento, raccoglie pochissimo e dimostra in più occasioni di non avere identità definita e coesione sul piano del gioco. Il 22 dicembre è un giorno calcisticamente da dimenticare per il mondo rossonero. La compagine esce sconfitta dal "Gewiss Stadium" di Bergamo con un pesante 5-0, surclassata dall’Atalanta di Gian Piero Gasperini. La società decide di fare innesti in sede di calciomercato per la squadra, riportando a Milano, Zlatan Ibrahimovic, icona calcistica che darà una grande mano sia sul campo che come uomo spogliatoio, instillando un plus a livello tecnico mentale e carismatico che contagerà tutto il gruppo. Di notevole rilevanza anche l’acquisto dell'ex difensore del Palermo, il nazionale danese Simon Kjaer, che si è progressivamente guadagnato sul campo lodi e fiducia del pubblico milanista. Altro tassello prezioso incastonato nel mosaico di Stefano Pioli, il giovane Saelemakers, proveniente dall’Anderlecht.
PIOLI ED IL MILAN
Milan, rinnovo Pioli: l’ex Lazio, Fiorentina e Palermo uomo della svolta rossonera
Vicino l'accordo tra Milan e Stefano Pioli per il rinnovo di contratto in scadenza a giugno 2022. Percorso in salita, ma estremamente brillante, per l'ex Lazio, Palermo e Fiorentina, sulla panchina rossonera
Le operazioni in entrata sono solo una delle due facce della medaglia, l’altra ha l'effige della stretta di mano tra Ralf Rangnick e Ivan Gazidis a stagione in corso, con il club che intende proiettarsi verso il campionato 2020-2021, per iniziare un nuovo progetto con il tecnico tedesco alla guida del Milan. Il profilo dell’ex Lipsia farà da ombra imbarazzante al mister emiliano per tutto il finale di stagione rendendo ancor più calda l'estate del tecnico.
La vera svolta definitiva per staff e giocatori arriva con la ripresa del campionato post lockdown, dove si ripresenta un Milan tonico e rinsavito: una rosa rinnovata, un gioco intenso e propositivo, condito da una mentalità vincente e travolgente. Le ultime 11 gare di campionato cadenzano una cavalcata, un Milan in perenne evoluzione, sotto ogni punto di vista. Una vera consacrazione per Stefano Pioli, 27 i punti conseguiti senza mai perdere, un'escalation di prestazioni e risultati convincenti, una simbiosi con la squadra e con l'ambiente che stravolge equilibri e strategie del club in sede di programmazione. Sobrietà, lucidità e competenza di Pioli conquistano tutti, con la sublimazione di un certosino lavoro in profondità il tecnico ex Lazio e Chievo si guadagna il rinnovo del contratto, con il placet e la stima incondizionata di Paolo Maldini e l'assenso decisivo di Gazidis. Una base edificata con abnegazione, raziocinio e pazienza, alimentata con continuità anche nella stagione 20/21, con campionato brillante e decisamente sopra la media, culminato nella conquista del secondo posto in classifica che ha segnato il ritorno in Champions League del Milan dopo 7 stagioni. Senza dimenticare il contributo didattico e psicologico nel processo di valorizzazione e consacrazione di tanti giovani talenti come Theo Hernandez e Franck Kessiè, cresciuti sotto il profilo tattico, disciplinare grazie alla sapiente guida del mister ex Palermo ed Inter.
Il Milan ha acquisito sempre maggiore solidità ed autostima, divenendo una compagine sempre più sinergica e coesa tra i reparti, un dispositivo dotato di meccanismi ed ingranaggi oleati ed efficaci, pronto ad imporsi con autorevolezza ai massimi livelli nel campionato di Serie A.
Ne è prova lampante anche il cammino intrapreso nella stagione in corso che vede il club rossonero in testa alla classifica da imbattuto, capace contestualmente di elevare coralità e livello del gioco espresso sul rettangolo verde. Ad oggi Pioli è pronto a firmare il suo secondo rinnovo contrattuale con la società meneghina con scadenza giugno 2024, con un ingaggio che dovrebbe sfiorare i 4 milioni di euro a stagione.
Riconoscimento meritato per un "Normal One" davvero speciale: Pioli non ama clamore il clamore dei media e le luci della ribalta, dialetticamente si limita all'essenziale, in linea con la sua indole di uomo garbato, schietto e pragmatico. L'ex Palermo predilige mimetizzarsi tra le pieghe dei fatti, tangibili ed inconfutabili, frutto del suo lavoro e dei risultati come logica conseguenza. Senza voli pindarici, percorrendo step by step la strada verso la gloria. Petto in fuori, testa alta e piedi ben saldi per terra. Il Milan di Stefano Pioli punta dritto alla conquista dello scudetto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA