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Milan, Bonaventura chiama Ibrahimovic: “Ecco come lo spogliatoio accoglierebbe Zlatan, il mio ritorno in campo

MOSCOW, RUSSIA - JUNE 17:  Fomer Sweden International Zlatan Ibrahimovic looks on prior to the 2018 FIFA World Cup Russia group F match between Germany and Mexico at Luzhniki Stadium on June 17, 2018 in Moscow, Russia.  (Photo by Alexander Hassenstein/Getty Images)

Le dichiarazioni del centrocampista del Milan sul probabile approdo di Zlatan Ibrahimovic alla corte di Stefano Pioli.

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Manca sempre meno alla sessione invernale di calciomercato, che riaprirà i battenti a partire dal prossimo mese di gennaio.

Il Milan aspetta a braccia aperte Ibrahimovic ed il ritorno in rossonero del fuoriclasse svedese appare sempre più vicino.

In prossimità della riapertura delle liste, il club rossonero conta i secondi che lo sperano dal coronare il grande sogno che rimane l'ex attaccante dei Los Angeles Galaxy. I tifosi meneghini desiderano riabbracciare la stella svedese, così come i suoi probabili futuri compagni di squadra. Un leader dal carisma di ZlatanIbrahimovic sarebbe certamente il benvenuto nello spogliatoio rossonero come confermato da Jack Bonaventura ai microfoni di Sky Sport: "Ibra è un grandissimo giocatore, un campione, magari averlo in squadra, credo che tutti lo vorrebbero. Detto questo, non so cosa succederà. I campioni sono ben accetti in tutte le squadre, vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni. Quando un giocatore ha 20 anni e si deve confrontare con uno stadio importante e una maglia che pesa, è normale possa incontrare qualche difficoltà. In SerieA comunque quando si commettono degli errori si pagano, si perdono punti e non sempre hai tempo di far crescere i giovani. Per arrivare in alto in classifica ci vogliono calciatori pronti, poi questi possono essere anche giovani, dipende dalla maturità di ognuno".

Dopo il lungo stop, il centrocampista rossonero, Giacomo Bonaventura, sembra essere tornato un elemento di fondamentale importanza per il Milan: "Sono stato contento di fare delle buone prestazioni. Un po' d'emozione c'è stata quando sono tornato a San Siro e ho fatto gol, ma dentro di me lo sapevo che sarei riuscito a giocare nuovamente ad alti livelli. Mi sentivo bene anche a inizio campionato, pensavo peggio, però sapevo sarebbe arrivato il mio momento. Stare fuori e vedere gli altri giocare dà fastidio, ma la mia salute veniva prima di tutto e quindi ho pensato a rimettermi a posto e a tornare a fare quel che mi piace. Probabilmente all'inizio ero leggero ma non avevo la forza muscolare per sopportare certi carichi di lavoro, mentre ora mi sono adattato e sono contento della condizione in cui sono."