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Milan, Abbiati svela: “In squadra 4-5 mele marce. Gattuso avrebbe tirato fuori il coltello”

Milan, Abbiati svela: “In squadra 4-5 mele marce. Gattuso avrebbe tirato fuori il coltello”

Le verità del portiere, Cristian Abbiati, che pochi giorni fa ha deciso di dare l'addio al calcio giocato.

Mediagol28

Una stagione fallimentare quella del Milan.

Il portiere rossonero, Cristian Abbiati, che ha deciso qualche giorno fa di appendere i guanti al chiodo, ha svelato alcuni retroscena della stagione, in un'intervista concessa a 'La Gazzetta dello Sport': "Se chiudo gli occhi e ripenso al Milan fino al 2011, vedo un’altra squadra, sotto tutti i profili. Io ragiono secondo certi valori che mi hanno trasmesso Albertini, Costacurta e Maldini. In carriera sono stato multato solo una volta, per un ritardo. Mi ero addormentato. Non sto dicendo che a quell’epoca vivessimo in clausura, ma quando ci allenavamo andavamo a mille all’ora. Se si perde male, a me non viene nemmeno in mente di farmi vedere in discoteca. Ci sono stati 4-5 elementi che non hanno fatto quanto gli veniva chiesto - ha svelato Abbiati, che ha provato a spiegare i motivi della stagione deludente del Milan -. Quando dico queste cose non parlo di errori tecnici. Il fatto è che se ce n’è solo uno lo controlli e lo isoli, ma cinque sono tanti ed è tutto molto più complicato. Per come andava la squadra mi vergognavo a uscire, anche se la mia coscienza era pulita. Quando Bacca fu sostituito col Carpi e lasciò il campo senza aspettare la fine e senza salutare chi entrava, nello spogliatoio lo ribaltai - ha dichiarato -. Ebbene, mi sono girato e non c’è stato nessuno che mi abbia supportato. Evidentemente certe cose o non si hanno dentro, o proprio non interessano. Ai miei tempi Gattuso avrebbe tirato fuori il coltelloUn futuro al Milan mi piacerebbe molto, mi vedrò con Galliani. Che ruolo ricoprirei? Le faccio un esempio… viene da me l’allenatore e mi spiega che quel certo giocatore non si sta comportando bene. Ecco, io sarei quello che va a prenderlo a calci nel culo. Club manager: si chiama così, vero?".