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Juventus, Pjanic e i buu razzisti: “Matuidi la prossima volta lascerà il campo”

CAGLIARI, ITALY - APRIL 02:  Juventus player Miralem Pjanic during the Serie A match between Cagliari and Juventus at Sardegna Arena on April 3, 2019 in Cagliari, Italy.  (Photo by Daniele Badolato - Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)

Le dichiarazioni rilasciate dal centrocampista della Juventus in merito agli episodi di razzismo nel corso della sfida contro il Cagliari

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"Blaise è molto dispiaciuto. E ci ha detto che la prossima volta lascerà il campo".

Lo ha detto Miralem Pjanic, intervistato ai microfoni di 'Tuttosport'. Il centrocampista della Juventus è tornato a parlare dei buu razzisti da parte dei supporters del Cagliari ai danni dei compagni di squadra Blaise Matuidi e Moise Kean nel corso della sfida contro il Cagliari, andata in scena martedì sera alla Sardegna Arena e valida per la trentesima giornata del campionato di Serie A.

"L'esultanza di Kean? Io non credo che un’esultanza possa avere a che fare con questi cori. Ognuno può esultare nel modo in cui vuole, anche io potevo segnare, esultare alla stessa maniera e sarebbe successa la stessa cosa. E’ il secondo anno in cui Matuidi viene qui e vive questa situazione: è una cosa brutta. Ci dispiace perché loro l’hanno vissuta male, come noi che abbiamo visto quanto i ragazzi fossero tristi dopo la partita. E non mi riferisco solo a Kean e a Matuidi, c’è anche Alex Sandro. E nella squadra del Cagliari ci sono alcuni giocatori di colore", sono state le sue parole.

"Il razzismo è legato alla persona, l’esultanza cosa c’entra con i cori? Assolutamente nulla, poi se l’arbitro pensa che si tratti di una provocazione nei confronti dei tifosi può andare da Kean e ammonirlo. Ma a prescindere da ciò che accade sul campo, i cori non devono esistere. Perciò spero che le persone giuste facciano il necessario perché non succeda mai più una cosa del genere. Il fatto che Kean sia un ragazzino? L’ho detto e lo ripeto, al di là dell’esultanza queste cose non devono succedere. Tu puoi fare quello che vuoi, l’arbitro se lo ritiene giusto ti ammonisce, però l’esultanza con il razzismo non c’entra niente. E’ una situazione che non vive bene e visto che non è la prima volta, spera che qualcosa cambierà", ha concluso Pjanic.