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Juventus, la clamorosa inchiesta di Report: intercettazioni, bagarinaggio e un suicidio. Il club bianconero…

Juventus, la clamorosa inchiesta di Report: intercettazioni, bagarinaggio e un suicidio. Il club bianconero…

Nuovi importanti dettagli sul suicidio di Raffaello Bucci, ex collaboratore dello Slo della Juventus: la Procura di Cuneo a riapre il caso...

Mediagol40

A Torino si torna parlare dell'ex ultrà della Juventus, Raffaello Bucci.

Bucci, che a luglio di due anni fa si è buttato giù da un viadotto dell’autostrada Torino-Savona, era collaboratore dello Slo, ovvero l’addetto alle relazioni tra squadra e tifosi bianconeri. Il suo suicidio è stato immediatamente successivo alle deposizioni davanti al pm in relazione all’infiltrazione mafiosa nella curva della Juventus. Non ha retto la pressione e si è buttato.

La puntata di ieri sera di Report - trasmissione in onda su Rai 3-,  avrebbe fatto emergere nuovi e importanti dettagli legati al suicidio del cuneese. Bryan Herdocia, ultrà bianconero responsabile dell’assalto a un pullman di tifosi della Fiorentina, avrebbe, infatti, svelato che fino alla fine della scorsa stagione i Drughi avevano ancora i biglietti dalla società e continuavano a fare bagarinaggio. Inoltre - si legge sulla sezione sport del Il Mattino -, grazie alle intercettazioni raccolte per scoprire qualcosa in più della morte di Bucci sono emersi anche i collegamenti tra i membri dei gruppi organizzati della curva della Juventus e le associazioni di stampo mafioso. Questo ha spinto la Procura di Cuneo a riaprire il caso in questione.

Raffaello Bucci - che nelle intercettazioni viene chiamato Ciccio - passa in pochi anni da semplice tifoso a dipendente del club bianconero. Si occupa dei rapporti tra società, tifoseria e forze dell’ordine. Tra i suoi interlocutori ci sono Alessandro D’Angelo - capo della sicurezza della Juve - da una parte, e Rocco Dominello - figlio di un boss della ‘ndrangheta - dall’altra. Al centro delle loro conversazioni ci sono biglietti omaggio e attività dei gruppi organizzati che non andranno a danneggiare l’immagine e le casse della Juventus. Dalle intercettazione si scoprono che vengono citati anche Fabio Cannavaro e Lapo Elkan, interessati ai buoni uffici dei gruppi della curva, secondo gli ultrà.

Dal 2016 - anno in cui si è suicidato Raffaello Bucci - a oggi, però - riporta Il Mattino -, le vicende non sembrano essere cambiate. E infatti Andrea Agnelli viene condannato ad un anno, poi ridotto a 3 mesi più una maxi multa, per aver violato le leggi sulla vendita dei biglietti. Non viene invece punito l’ex dg Marotta che prima - su richiesta di Dominello - fa sostenere un provino al figlio di un membro della cosca Bellocci di Rosarno e poi regala 5 biglietti sempre a Dominello per la semifinale di Champions del 2015 contro il Real Madrid. Dunque, le inchieste, i processi e le condanne non hanno fermato il bagarinaggio dei biglietti per le partite della Juventus.