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Juventus, Batistuta: “Con la Roma potevo vincere di più. Cristiano Ronaldo è un leader, ma Messi…”

Juventus, Batistuta: “Con la Roma potevo vincere di più. Cristiano Ronaldo è un leader, ma Messi…”

L’ex centravanti della Roma ha espresso la sua preferenza tra il fenomeno portoghese e la Pulga

Mediagol52

Gabriel Omar Batistuta si racconta.

L’ex centravanti argentino è stato uno dei calciatori più prolifici nella storia della Serie A, riuscendo a realizzare ben 183 reti con le maglie di Roma, Inter e Fiorentina.

Intervistato nel corso della trasmissione Domenica Sportiva, in onda su Rai 1, Batigol ha ricordato alcuni dei momenti più emozionanti della sua carriera: “Ho avuto offerte da tutte le grandi squadre, ma amavo le sfide, volevo partire in svantaggio. Il gol che mi lega ai tifosi viola è quello segnato a Wembley con l'Arsenal. Ci davano per spacciati, invece siamo andati avanti. Il gol al Camp Nou? Non era stata una bella settimana, i tifosi mi avevano insultato così quando ho segnato mi è venuta fuori questa esultanza. Roma e Nazionale, grandi rimpianti. A Roma potevamo vincere tantissimo, idem in Nazionale”.

In seguito su Cristiano Ronaldo, sempre più leader della Juventus in questo momento della stagione: “Per quello che vedo, è un vero leader, più nell'ambiente che nella partita. Al contrario di Messi, che è leader in campo. È il migliore al mondo. La Juve può vincere la Champions anche senza Cristiano Ronaldo, è una delle squadre più solide. Il calcio italiano è sempre stato più noioso, molto tattico, per intenditori”.

Anche Gonzalo Higuain sta accumulando ottime prestazioni con la maglia del Milan: “Mi piace, avere la maglia numero 9 in Argentina non è facile. Il calcio oggi è cambiato molto, si gioca in maniera diversa”.

Sulle sue condizioni fisiche: “Sto meglio, provo ancora dolore ma sto bene. Non mi sono mai risparmiato, oggi col senno di poi forse giocherei qualche partita in meno”.

Infine un commento su Federico Chiesa, uno dei talenti più cristallini del nostro calcio: “È forte e giovane. Ho imparato nel calcio che i giovani devono ripetersi nel tempo, non è facile. Non so cosa potrà fare nel futuro, dipende tutto da lui, ha tante possibilità non deve mollare. La scomparsa di Astori ha colpito tutto il mondo. Era un bravo ragazzo, teneva molto alla squadra, è stata una gran perdita”.

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