E' una lunga intervista, quella rilasciata da Massimo Moratti alla Gazzetta dello Sport. Tra i temi trattati, in primo piano c'è sicuramente il big match della prossima giornata di campionato, Juventus-Inter.
serie a
Moratti: “I problemi del Milan? Non me lo aspettavo. Spalletti come Mourinho, tra Dybala e Higuain porterei all’Inter…”
L'ex presidente dell'Inter parla dell'attesissimo Derby d'Italia, delle somiglianze tra Spalletti e Mourinho e dei problemi che stanno vivendo i cugini rossoneri...
Su cosa teme di più della Juve: "Temo gli automatismi che funzionano sempre. Poi Higuain e Dybala, nel senso che a loro toglierei il centravanti e visto che all’Inter lo abbiamo già, qui porterei l’ex Palermo.Icardi-Dybala, che coppia fantastica! Pronostico? Neanche per sogno! Ma spesso lì abbiamo fatto buone gare". Tra Milan e Juventus, ecco secondo Moratti con quale delle due c'è maggiore rivalità: "Non c’è paragone. Da una parte c’è un dualismo cittadino, un confronto costante e diretto. Dall’altra un antagonismo storico. Sportivamente parlando, il vero nemico è la Juve". Ancora sul Milan e sul momento di difficoltà dei rossoneri: "Pensavo che non sarebbe stato facile avendo cambiato dieci undicesimi della squadra, ma non credevo che avrebbe avuto così tanti problemi. E a Benevento hanno avuto la classica giornata in cui non dovresti nemmeno alzarti dal letto. Anche perché quel gol del portiere ha portato le immagini in giro per il mondo. Ora sono a -18 da noi e mentirei se le dicessi che la cosa mi spiace".
Tornando alla sua Inter, e al paragone Spalletti-Mourinho: "In effetti Spalletti entra nella testa dei giocatori come faceva il portoghese. E concretizza la fiducia reciproca, che poi si propaga e rende più tranquillo tutto l’ambiente". Poi un pensiero su Perisic: "Fortissimo, ha fisico e classe. Se manterrà questa continuità non ne vedo molti più forti di lui in Europa. Bravissima la società a non cederlo in estate. E anche lì ha pesato Spalletti". Qualche parola la spende anche su Icardi e sulla clausola da 100 milioni: "Mauro ha sempre avuto una visione di gioco, solo che ora la mette anche in pratica. Si sbatte come un matto e gli resta comunque il fiato per fare i gol. La clausola la valuterà la società, ma penso che vada alzata. Vero che lui vuole rimanere all’Inter, ma non possiamo passare ogni estate in apprensione..."
In seguito elogia Antonio Conte, da sempre ammirato dall'ex Patron nerazzurro: "E’ bravissimo, ma la vera differenza è che Spalletti non ha ancora vinto lo scudetto e vede nell’Inter la possibilità di raggiungere qualcosa di molto importante. Conte invece ha già vinto in A e in Inghilterra, se qui avesse fallito sarebbe stata colpa dell’Inter e non sua. Spalletti invece è coinvolto al 100%". Infine un'ultima stoccata rivolta al Milan: "Non credo, Conte è uno attento..." conclude Moratti.
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