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Inter-Juventus, Vieri: “Sfida esaltante, Conte allenatore enorme. Champions League? Sarri la pagherà cara se…”

Le dichiarazioni rilasciate dall'ex attaccante di Inter e Juventus: "Ronaldo un mostro. folle l’idea di cedere il Pipita. E chi critica Lautaro non sa di calcio"

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Due giorni e sarà Inter-Juventus, match valido per la settima giornata del campionato di Serie A.

Intervenuto ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport' in vista della sfida in programma domenica sera a San Siro, Christian Vieri - doppio ex di turno - ha detto la sua sul momento delle due compagini. Ma non solo; diversi, infatti, sono stati i temi trattati dal classe '73, che ha vestito la maglia bianconera nella stagione 1996-1997 e la casacca nerazzurra dal 1999 al 2005. Di seguito, le sue dichiarazioni.

"Inciderà pochissimo sullo Scudetto. Parliamo comunque del derby d’Italia, una partita che lascia un segno importante a prescindere, soprattutto dal punto di vista mentale, dell’autostima. E in questo senso i tre punti potrebbero fare molto bene soprattutto all’Inter. Inter da Scudetto? Calma, aspettiamo 3-4 mesi per capire quanto gap sia stato realmente recuperato rispetto alla Juventus e pure al Napoli. Di certo, l’Inter sta dando segnali importantissimi di continuità, solidità, organizzazione, tecnica e coraggio. Sarà una sfida esaltante per il nostro calcio. Al Meazza, poi, ancora più bello. Tutto il mondo ci guarda e dovrà esserci spettacolo e battaglia. La prestazione del Camp Nou, almeno per un’ora, dice che i nerazzurri hanno imboccato la strada giusta e che Conte è un allenatore enorme. So come lavora, cosa pretende dalle sue squadre ogni giorno della settimana e non solo in partita. È impressionante la maniacalità di Antonio nel curare ogni aspetto sia fisico sia tattico. È un grandissimo della panchina. Io credo che la Juve sia ancora un gradino avanti, sia chiaro, ma quest’anno dovrà sudare moltissimo per portare a casa il titolo. Inter e Napoli renderanno la vita parecchio dura ai bianconeri, sono squadre ormai attrezzate per sfruttarne la minima distrazione".

SINGOLI - "Si affrontano due squadre che sul piano europeo si stanno facendo valere. Hanno due attacchi sensazionali: Ronaldo è un mostro, un uomo da oltre 600 gol in carriera, mi meraviglia la sua mentalità e la sua fame di vittoria in ogni gara. Higuain è uno dei migliori cinque centravanti al mondo, fa gol ma anche molti assist, capisce il calcio. Impensabile cedere un animale come lui. Lukaku è un calciatore incredibile, segna meno del Pipita però fa salire la squadra, fa reparto da solo, gioca per i compagni: non a caso tutti lo volevano. Lautaro? Ho sentito molte critiche su di lui, questi non capiscono di calcio secondo me. Crea dal nulla occasioni pericolose. Ha 22 anni, il gol al Barcellona gli darà fiducia. Io in Tribuna per vedere soprattutto chi? Politano, Sensi, Lukaku e Lautaro fra i nerazzurri, Higuain Dybala e Ramsey fra i bianconeri. Sono incuriosito in particolare da Ramsey, è forte si butta sempre dentro. Poi la linea a tre dell’Inter mi piace molto. Sono cattivi, fisici, coraggiosi. Godin porta esperienza, carisma e spirito uruguaiano. Per fare gol ai nerazzurri devi schiattare, devi cavargli gli occhi. E dietro è fortissima pure la Juve. De Ligt? Ha 19 anni, è il futuro con un presente già di peso. La Juve nell’ultimo mercato ha lanciato un segnale tostissimo a livello internazionale: ha messo sul tavolo 75 milioni per portare a casa il giovane difensore che tutte le big d’Europa volevano".

SARRI E CHAMPIONS LEAGUE -"Con Sarri si è voluto cambiare filosofia, mentalità. Sarri vuole comandare la gara, vuole il palleggio. Non è una questione di modulo ma più che altro di approccio. D’altronde la Champions si vince se attacchi, non speculi e cerchi di fare tu la partita. Premesso che in Italia con questa Juve porti a casa a prescindere il 90 per cento delle gare, va data a Sarri la possibilità di sviluppare con calma il suo progetto in generale. Da giocatore, non ho mai visto un tecnico perfezionare una rivoluzione tattica e mentale in un mese: i campioni ti aiutano magari ad accelerare i tempi, le 'scorciatoie' non sono comunque possibili. Detto questo, la Juve migliora gara dopo gara, la crescita è già evidente. Champions League? Se ossessione sarà, la Juve la pagherà cara. A Torino devono invece stare tranquilli, vivere la competizione con la sicurezza dei forti. A certi livelli è normale puntare al traguardo massimo, sempre. Poi alla fine, però, vince un solo club, e di solito è quello che sa gestire senza sbandamenti le pressioni peggiori, con l’aiuto di una necessaria dose di fortuna", ha concluso Vieri.