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Fiorentina, Commisso: “Io in Italia per fare affari? Ho già abbastanza soldi! Provai a prendere il Palermo ma…”

Il nuovo proprietario della Fiorentina, Rocco Commisso, spiega i motivi che lo hanno spinto a puntare e investire sul club viola

Mediagol40

Parla Rocco Commisso.

Il nuovo proprietario della Fiorentina, in una lunga intervista rilasciata ai microfoni de ‘La Voce di New York’, ha raccontato come e quando è nata  la sua passione per il calcio che lo ha portato pochi mesi fa a comprare la Viola: "In Calabria già tiravamo calci al pallone, era l'unico sport possibile per me. Avevo sette, otto, nove anni e quando era inverno, giocavamo davanti alla stazione. Mentre d'estate in spiaggia. All'epoca tifavo per la Juventus! Erano i tempi di Sivori, Charles, Boniperti, Nicolai e ho cominciato ad appassionarmi al calcio con loro, erano i più bravi".

L'imprenditore italo-americano, nato a Gioiosa Ionica, ha garantito, ancora una volta, che per lui la Fiorentina non è e non sarà solo business, promettendo che darà il massimo per riportare la squadra viola nell'elite del calcio: "Non ho un piano. Lavorerò duro e sarò onesto con voi, mi spaccherò il culo per la Fiorentina e poi vedremo quel che succederà. Quando si parla di un piano, di fare un piano generale, prima devi conoscere bene tutta la squadra. Comunicare ad aggiustare le infrastrutture, guadagnare un pò di tempo. Pensare al centro sportivo, ma tutto questo prende tempo non si può fare in un giorno. E quindi ci fermeremo a riflettere, e vedremo cosa abbiamo raggiunto e organizzato per la prossima stagione. Ecco non posso promettere altro".

"Io non devo andare in Italia per fare affari, io ho abbastanza soldi - ha proseguito Commisso -. Però uno non va a gettare il denaro, spendi i soldi per investimenti e fai crescere il valore dell'azienda. L'ho già detto che la Serie A, non solo la Fiorentina, è ancora molto indietro rispetto alla Premiere League inglese, cioè hanno tre volte la nostra ricchezza. Con le nostre entrate non puoi comprare certi giocatori, senza certi giocatori non puoi vincere e se non puoi vincere - ecco il circolo vizioso - non puoi arrivare alla Champions League. Ma per arrivarci non puoi avere perdite, per non aver perdite devi generare entrate… Quindi, le nostre entrate sono circa 100 milioni, la Juventus va oltre 400 credo, hanno abbastanza soldi e ricchezza a disposizione per comprarsi tutto, e questo è quello che sta rovinando il calcio italiano. Quindi bisogna cominciare aggiustando le infrastrutture della Serie A".

La rivelazione di Commisso: "Alcuni anni fa avevo tentato di prendere il Milan, poi il Palermo, non voglio chiamarla vendetta, è una parola forte ma la possiamo chiamare rivincita in senso sportivo. Il valore della mia impresa Mediacom in questo momento lo ritengo di 8 miliardi di dollari. Mentre per la Fiorentina, parliamo di circa 150-170 milioni. Quindi l'ho comprata con una piccola percentuale di quello che posseggo, ma sta prendendo il 98% del mio tempo. Ma ho appena iniziato, è tutto nuovo per me, è in Italia, la cultura è diversa, ci credi o no, ho dovuto firmare più carte legali in questa operazione in Italia che avevo firmato in tutta la mia vita. Ma è il sistema italiano".