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Wanda Nara-Ivana Icardi, è guerra aperta: l’argentina querela la sorella di Mauro. I dettagli

Wanda Nara-Ivana Icardi, è guerra aperta: l’argentina querela la sorella di Mauro. I dettagli

La moglie-agente di Mauro Icardi ha querelato la sorella dell'attaccante argentino, concorrente del Grande Fratello, dopo le parole pronunciate dalla stessa Ivana

Mediagol7

E' guerra in casa Icardi.

Dopo le parole pronunciate da Ivana Icardi, sorella di Mauro e concorrente del Grande Fratello, Wanda Nara ha deciso di rompere il silenzio e di querelare la cognata.

Nel corso della puntata di ieri, la sorella dell'attaccante argentino :

"Io voglio fare la mia vita, non sto accanto a lui chiedendogli qualcosa. Mi starà guardando, voglio solo che mia mamma smetta di lavorare in una lavanderia", ha spiegato la sorella dell'attaccante argentino nel corso della puntata di ieri, andata in onda su Canale 5. Poi l'attacco alla moglie ed agente di Maurito: "Io non mi sono messa con un ragazzo più giovane di sette anni, cercando di cambiarlo. Se fosse stato un macellaio, non ci si sarebbe messa. Non voglio un euro da mio fratello, ma il suo amore. Wanda Nara mette continuamente legna sul fuoco...".

Le dichiarazioni rilasciate da Ivana Icardi non sono certamente passate inosservate e non sono affatto andate giù a Wanda Nara, che ha scelto dunque di muoversi legalmente. A renderlo noto è stata la stessa showgirl argentina con una nota pubblicata sui propri social.

"A seguito dell'ennesimo ingiustificato attacco televisivo patito nel corso del programma 'GFVip', sulla quale si riserva ogni azione, la signora Nara Wanda ritiene opportuno comunicare che nei mesi scorsi ha querelato la signora Icardi Ivana per diffamazione", a seguito delle esternazioni definite "gravemente lesive dell'onore e della sua reputazione". Infine la diffida a "non utilizzare il nome e l'immagine suo e della sua famiglia per ottenere visibilità, notorietà e vantaggi economici, invitandola - al contrario - a puntare esclusivamente sulle proprie capacità professionali".

Di seguito, l'intero comunicato in questione.

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