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Castelnuovese, Anszou Cissé e il Decreto Sicurezza di Salvini: “Ora non so dove mi porteranno…”

Castelnuovese, Anszou Cissé e il Decreto Sicurezza di Salvini: “Ora non so dove mi porteranno…”

Il giovane attaccante della Castelnuovese, chiamato il bomber, è finito nella lista di chi dovrà essere trasferito dal centro accoglienza...

Mediagol7

Nelle ultime ore la notizia: il Cara di Castelnuovo di Porto, il secondo centro di accoglienza per richiedenti asilo più grande d'Italia dopo quello di Mineo, che si trova alle porte di Roma, nel giro di pochi giorni sarà chiuso.

Via, dunque, per effetto del Decreto Sicurezza firmato da Matteo Salvini, tutti i migranti che, prossimamente, verranno trasferiti altrove, in altre strutture. Fra questi, anche Anszou Cissé, giovane attaccante senegalese della Castelnuovese, la squadra di calcio di Castelnuovo di Porto che attualmente milita nel campionato di Prima categoria.

"Non mi hanno ancora chiamato, non so quando dovrò partire, né dove mi porteranno. Sono arrivato qui due anni fa e da allora gioco in tutte e due le categorie giovanili della Castelnuovese - ha spiegato il calciatore 19enne, che fin qui ha messo a segno otto reti, quasi in lacrime, come riportato dal 'Corriere della Sera' - Mi trovo benissimo, tutti mi vogliono bene. L’altro giorno il capitano della squadra si è messo a piangere per telefono quando gli ho detto che mi vogliono mandare via. Non sappiamo cosa fare. La speranza è che qualcosa si muova al più presto, che si risolva tutto per il meglio. Vorrei continuare a giocare qui, anche perché non sarà facile trovare un’altra squadra dove verrò trasferito. E poi devo ancora aspettare otto mesi prima di sapere se è stato accolto il ricorso presentato dal mio avvocato quando è stata respinta la prima richiesta di asilo politico", ha concluso.

SALVINI -"Su Castelnuovo è un impegno che abbiamo preso con gli italiani: chiudere i grandi centri e ricollocare in centri più piccoli, più controllabili e più trasparenti tutti gli ospiti. E' una delle tante operazioni che abbiamo cominciato a fare e che andremo avanti a fare", ha dichiarato, invece, il ministro dell'Interno ai giornalisti dal Viminale.