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Cronaca, Matteo Sereni ritrova la pace: l’ex portiere prosciolto dalle accuse di molestie alla figlia dopo nove anni

BRESCIA, ITALY - OCTOBER 17:  Brescia goalkeeper Matteo Sereni gestures during the Serie A match between Brescia Calcio and Udinese Calcio at Mario Rigamonti Stadium on October 17, 2010 in Brescia, Italy.  (Photo by Dino Panato/Getty Images)

L'ex portiere del Torino è stato prosciolto dalle accuse di molestie alla sua figlia

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Matteo Sereni ritrova la pace.

Nove anni fa, l'ex portiere di Lazio, Sampdoria, Brescia e Torino era stato accusato dalla ex moglie, Silvia Cantoro, dalla quale si era separato in modo turbolento, di aver commesso violenza sessuale sulla propria figlia, che all'epoca aveva appena quattro anni. Il procedimento era iniziato nel 2011, e per tutto questo arco di tempo Sereni non ha potuto vedere o avvicinarsi ai suoi figli: il processo è passato prima da Tempio Pausania, cui tribunale aveva condannato il giocatore per molestie sessuali su minorenni, a Sassari che, infine, lo ha rimandato a Torino per competenza territoriale.

E' stato proprio il pm della città piemontese, Giulia Marchetti, a scagionare definitivamente Sereni chiedendo l'archiviazione di tutte le accuse. La richiesta è stata accolta da gip di Torino, Francesca Firrao, ed è dunque ufficiale: il giocatore è stato scagionato e dichiarato innocente.

La giudice ha accolto la tesi dei difensori del calciatore, gli avvocati Michele Galasso e Giacomo Francini, secondo i quali i minori "sono stati per lungo tempo e reiteratamente interrogati con modalità inappropriate e potenzialmente suggestive di falsi ricordi dalla moglie separata Silvia Cantoro, dalla suocera Franceschina Mulargia e dai consulenti tecnici in ambito civile e penale". Nell'ordinanza del tribunale di Torino si fa inoltre presente che "quasi tutti i magistrati che si sono occupati della vicenda hanno evidenziato che i minori sono stati in più occasioni sentiti con modalità inappropriate". Ai bambini è stato chiesto varie volte "dentro e fuori le aule di giustizia di ripercorrere i fatti".

La fine di un incubo per Matteo Sereni, che dopo nove anni trascorsi lontano dalla propria famiglia e tra le aule dei tribunali italiani, potrà finalmente riabbracciare i propri figli.