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TURIN, ITALY - MAY 19: Calcio Catania president Antonino Pulvirenti looks on prior to the Serie A match between Torino FC and Calcio Catania at Stadio Olimpico di Torino on May 19, 2013 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Torna a parlare e lo fa ai microfoni del quotidiano "La Sicilia", l'ex patron del Catania Nino Pulvirenti, soffermatosi sul triste epilogo del club etneo: escluso dal campionato dopo la decisione del Tribunale di cessare l'esercizio provvisorio.
"Con Finaria il Catania non sarebbe mai fallito. Avevamo intrapreso la strada del concordato in continuità, proprio per scongiurare i rischi legati all'esposizione debitoria, comunque compensata dal patrimonio immobiliare. Lo stretto controllo assicurato da questo percorso avrebbe salvaguardato la società e oggi il Catania sarebbe ancora vivo e vegeto, con o senza di me. Nella primavera del 2020 si parlava solo dei 50 milioni di debiti, dimenticando volutamente di precisare che, in contrapposizione a quei debiti, c'era Torre del Grifo Village che a bilancio, e non secondo fantasia, di milioni ne valeva 65. Il Catania era l'unica società ad avere un simile patrimonio immobiliare in tutto il calcio italiano. Mancata sostituzione della fideiussione a garanzia del mutuo del centro sportivo? Basta consultare i documenti, si tratta di un inadempimento molto grave e potrebbe portare a scenari e conseguenze inimmaginabili. Gli avvocati sono già al lavoro".
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