Le polemiche post-gara continuano a non cessare, anzi.
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Pres. Siracusa e le scintille post-derby: “Lo Monaco non sa perdere, quando andrò a Catania…”
Il botta e risposta fra l'amministratore delegato del Catania, Pietro Lo Monaco, e il presidente del Siracusa Calcio, Gaetano Cutrufo.
Il Siracusa - nel pomeriggio di ieri - ha vinto il derby contro il Catania: 1-0 il risultato maturato nella diciottesima giornata del campionato di Lega Pro. I fatti accaduti prima del match, però, non è andato giù a Pietro Lo Monaco, amministratore delegato degli etnei. "Andrò fino al Ministero dell'Interno con le foto ed i video che documentano quanto successo oggi su questo campo. Non chiederemo lo 0-3 a tavolino - ha dichiarato Lo Monaco alla stampa locale -, ma non commento ciò che è successo: oggi (ieri, ndr) ci troviamo gli ultras in campo che hanno inveito contro i nostri giocatori. Non vorrei che a Siracusa vigesse l'impunità, sarebbe un messaggio sbagliato. Chiederemo un’indagine su quanto avvenuto. Non ci possono essere gli ultras in campo alle 13.10 quando la partita è alle 14:30. Si è evitato il parapiglia non so come".
A rispondere al dirigente di Torre Annunziata è stato direttamente il presidente del Siracusa Calcio, Gaetano Cutrufo, attraverso l'account Facebook della società biancoazzurra.
"Il 24 settembre ha chiuso in faccia il telefono a un giornalista di Napoli. Il 3 novembre ha dato dell'incompetente al presidente del Napoli. Il 10 novembre ha attaccato il sindacato di polizia di Foggia. Questo nelle ultima settimane. Per non parlare, poi, della magra figura fatta con Mourinho. Che Pietro Lo Monaco abbia qualche limite quando si tratta di perdere non è una novità. Che oggi al centro della sua danza orgiastico-mediatica priva di controllo sia finito il Siracusa mi può solo dispiacere, anche se non ci rovina la festa. Perché basterebbe riferire metà di quello che Lo Monaco ha pronunciato negli spogliatoi, e se sarà necessario sarà fatto, per ristabilire la verità e ricondurre tutto nel campo dello stile che a Lo Monaco non appartiene, evidentemente. Verremo a Catania, al ritorno, convinti di trovare una città civile e accogliente e non descritta come ha fatto Lo Monaco al punto che secondo lui dovremmo spaventarci. Ma per spiegare quanto Lo Monaco sia confuso basta la sua definizione sulla partita ‘stradominata’. Sono orgoglioso della mia squadra, dei miei tifosi, orgoglioso della società che rappresento, orgoglioso di essere siracusano. Fossi in Lo Monaco, piuttosto che cercare futili giustificazioni alla sconfitta, guarderei bene cosa non funziona nel grande blasone da lui costruito. Ma sono sicuro, poiché lo ritengo molto più esperto di me, lo stia già facendo. Infine da sportivo auguro tanta fortuna a lui e al Calcio Catania".
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