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Catania-Siracusa 1-0 editoriale: le riflessioni ed i sorrisi per cambiare marcia

Catania-Siracusa 1-0 editoriale: le riflessioni ed i sorrisi per cambiare marcia

Il Catania vince e sorride per tanti motivi che prendono spunto dall'aspetto tecnico per poi porre l'accento sulle iindividualità e sull'apporto del Massimino.

Redazione

Tre punti e tanti sorrisi al Massimino. Dopo due settimane di pensieri e parole, alla fine a parlare è stato il campo con l'acuto di Davis Curiale, ed in generale una prestazione caratterizzata dalla determinazione e dalle idee chiare. Per tutti i novanta minuti i rossazzurri hanno dimostrato di tenere soprattutto alla compattezza, lasciando solamente le briciole agli avanti del Siracusa e gestendo il pallino del gioco senza troppo nervosismo. Una capacità, questa, che era passata in secondo piano e che aveva spesso lasciato il campo alla frenesia e alla paura di non arrivare all'obiettivo. Stavolta no, pazienza ed equilibrio... poi ci pensano i singoli.

Tatticamente Lucarelli ha deciso di sorprendere un po' tutti tornando al 4-3-3, ma soprattutto puntando su Lodi in versione mezzala lasciando Biagianti a copertura della difesa. Una mossa audace (l'altra mezzala era Mazzarani) focalizzata sulla volontà di sfruttare la capacità di verticalizzare del numero dieci, rendendolo più pericoloso perchè vicino alla porta. Nel primo tempo i benefici si erano fatti attendere, ma nella ripresa proprio Lodi ha offerto l'assist delizioso per l'uno a zero di Curiale.

Dal punto di vista dei singoli sono tre i nomi da mettere in risalto: Semenzato; Manneh e Curiale. Il primo è tornato titolare dopo un periodo buio e, dopo un iniziale nervosismo, è piano piano venuto fuori dimostrando semplicità e voglia di incidere. L'ingresso di Manneh nel secondo tempo, invece, è stato devastante. Un errore grave sul primo pallone toccato, poi solo strappi incredibili che hanno aperto squarci inquietanti nella difesa aretusea. Infine il ritorno del numero undici, con il decimo gol stagionale e con la sua capacità di essere determinante dopo un periodo di sonnolenza. 

Tante note positive dunque, ma una su tutte: il riavvicinamento del pubblico. In realtà i tifosi etnei non si sono mai allontanati realmente, ma hanno solamente palesato la loro frustrazione per un cammino balbettante, almeno nell'ultimo mese. Al novantesimo, invece, è tornato il solito calore e la solita voglia di emergere. La stessa voglia e consapevolezza che Lodi e compagni dovranno mettere in campo a partire da domenica prossima contro la Sicula Leonzio.