notizie

Catania, Pulvirenti torna a parlare: “I Treni del Gol? Sono stato truffato. La mia idea è quella di tornare in Serie A”

Catania, Pulvirenti torna a parlare: “I Treni del Gol? Sono stato truffato. La mia idea è quella di tornare in Serie A”

Le parole dell'attuale proprietario del Catania: "Il Catania è vivo e vegeto. Il mio più grande errore è stato scegliere Cosentino".

Mediagol7

"I Treni del Gol? Leggendo le carte è evidente che io sia stato truffato, è stata una truffa ai miei danni. Le intercettazioni lo dicono chiaramente. Ma c'è un problema morale, io ho sbagliato, perché moralmente sono responsabile".

Parola di Antonino Pulvirenti. L'attuale azionista di maggioranza del Catania, dopo due anni dall'ultima volta, è tornato a parlare alla stampa. Diversi i temi trattati dal proprietario del club etneo: dalla scelta di puntare su Pablo Cosentino nel ruolo di amministratore delegato, al futuro della società rossazzurra. Presente all'evento anche l'ad, Pietro Lo Monaco. "L'ultima conferenza stampa l'ho fatta 2 anni fa e se qualcuno mi avesse detto che sarei stato qui oggi io l'avrei preso per pazzo - ha esordito Pulvirenti -. Il Catania, però, è vivo e vegeto. Sentivo il bisogno di chiarire alcune cose. Giovedì è andato a buon fine il piano di ristrutturazione societario. Oggi posso dire che il debito è stato ripristinato e si può passare al rilancio del Catania".

COSENTINO -"Faccio un passo indietro. Cosentino è entrato nel Catania l'anno in cui c'era Gasparin. Io volevo continuare con Gasparin, ma affidare il mercato a Cosentino. Gasparin non accettò l'incarico e andò via. Questo è stato il più grande errore che ho fatto, scegliere Cosentino. Ancora oggi non mi spiego questo errore. Forse mi sono illuso, con lui, di far fare il salto di qualità al Catania. Fu una scelta scellerata affidarsi a chi non aveva assolutamente esperienza e non era qualificato a fare l'amministratore delegato. Cosentino sarebbe rimasto sicuramente amministratore delegato se non ci fossero stati i Treni del Gol".

AI TIFOSI -"Chiedo scusa per la frase che dissi ai microfoni di Sky offendendo i tifosi. Non lo penso, ho sbagliato. Ho sempre avuto dei dubbi su come sono andate le cose nel processo dei Treni del Gol. Rileggendo le carte abbiamo la certezza che si è trattata di una truffa nei miei confronti. Non mi sono mai sentito 'intoccabile'. Volevo davvero vendere il Catania, ma nessuno ha offerto un euro - le sue parole -. Non ho chiesto scusa pubblicamente prima, ma in silenzio ho fatto di tutto per rimediare ai miei errori. Se fossi un tifoso non so se avrei ancora fiducia in Pulvirenti. Guarderei con curiosità, con scetticismo ma con un pizzico di fiducia. Un errore può capitare a tutti, ma il mio è stato grosso ed ha coinvolto tante persone. Io oggi provo disagio ad andare allo stadio, nonostante il daspo tolto, perché so di aver fatto male a tanta gente".

SU LO MONACO -"Dopo i Treni del Gol, si sono azzerati i vertici, è stata affidata la società a Bonanno e per le mie vicende giudiziarie non potevo intervenire come avrei voluto. Mi rendevo conto che non saremmo andati da nessuna parte. Appena c'è stata la possibilità mi sono incontrato con Lo Monaco ed è ripartita questa nuova storia. Oggi grazie al lavoro fatto dal Direttore e le risorse messe dal Gruppo, possiamo guardare al futuro con un certo ottimismo. Il Catania me lo immagino in Serie A. Solo in parte così mi sarò riscattato, perché so bene che ho dato tanta sofferenza ai tifosi", ha concluso.