Volere volare, due parole simili in cui una sola vocale cambia il significato ma non il risultato. Volendo si può volare ed il Catania lo ha dimostrato pienamente sabato scorso contro una Fidelis Andria che, al contrario, era ben piantata sul terreno del Massimino con l'autobus davanti la propria porta e con pochissima voglia di lasciare spazi giocabili agli etnei. Poco male. Lodi e compagni ci hanno creduto fino al novantesimo evidenziando ancora qualche lacuna sotto il profilo del gioco, ma di contro un carattere già da grande squadra.
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Catania-Fidelis Andria 1-0 editoriale: volere, volare…
Volere volare, come intitola un celebre film di Maurizio Nichetti, esprime perfettamente le emozioni e la forza con cui il Catania ha vissuto i novanta minuti contro la Fidelis Andria, culminati nella terza vittoria consecutiva
Del resto, lo diciamo già da qualche anno, in Serie C i campionati si vincono più col cuore che con la testa e comunque se alla base c'è il carattere, il gioco poi col tempo potrà arrivare. Non era semplice, mister Lucarelli aveva consigliato di volare basso, ed in effetti il suo 3-5-2 si è scontrato contro un muro difficile da scalfire nonostante l'asse Lodi-Marchese (tambureggiante soprattutto nella ripresa) ed un Russotto ancora una volta incontenibile. Sono mancati per lunghi tratti del match gli inserimenti senza palla dei centrocampisti e la voracità di una prima punta al cento per cento della condizione fisica.
Detto ciò, la terza vittoria consecutiva e la terza partita conclusa con la porta inviolata lasciano il sorriso sul volto dei tifosi rossazzurri. Oltre la bravura ci sono dei segnali da cogliere ed interpretare, come la traversa colpita dagli ospiti o il rigore risolutivo. Accadimenti che fanno svoltare le partite in un senso o in un altro, e per adesso il senso è unico ed in favore dei rossazzurri. Questo vuol dire che il momento è positivo e ti permette di mettere in cascina punti pesanti, in attesa che il lavoro porti i frutti, perchè i margini di crescita sono ancora tanti e tutto ciò fa ben sperare.
Se a tutti i discorsi relativi alla squadra, aggiungiamo poi lo spettacolo ammirato sulle tribune, beh allora veramente si potrebbe iniziare a pensare in grande. Il Massimino ha sostenuto i propri colori dal primo all'ultimo minuto come non accadeva da tempo, dimostrando entusiasmo e potenza, quella potenza che ha quasi spinto la palla in rete in occasione del rigore di Lodi. 'Fly down' dunque ma con la consapevolezza che il Catania può diventare una grande squadra, e le prossime due partite contro Cosenza e Monopoli rappresentano l'occasione per dare la prima spallata a questo campionato.
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