Società in vendita, tre vittorie in quattro mesi, spettro retrocessione e allenatore in discussione. Se questo non è un film horror dite voi di cosa si tratta... Il Catania è entrato in una spirale negativa di proporzioni gigantesche e anche contro una Casertana rimaneggiata (ben otto assenze) e in inferiorità numerica per oltre trenta minuti, l'undici etneo non è riuscito a portare a casa il bottino pieno. Anzi ha subito la quinta sconfitta stagionale. Zero a uno e tutti a casa, con il pubblico del Massimino furibondo al triplice fischio del direttore di gara.
catania
Catania-Casertana 0-1: un film horror senza fine
Società in vendita, tre vittorie in quattro mesi, spettro retrocessione e allenatore in discussione. Se questo non è un film horror dite voi di cosa si tratta… Il Catania è entrato in una spirale negativa di proporzioni gigantesche e...
Ecco perchè parlare di tattica, di episodi nell'arco dei novanta minuti oggi sembra decisamente superfluo. Il problema del Catania è che adesso l'aria sembra essere davvero insalubre e che Pancaro non abbia più gli strumenti giusti per cambiare il vento. Probabilmente avrà ancora i giocatori dalla sua parte, ma la sensazione è che i protagonisti in campo abbiano bisogno di una scossa che li strattoni e suoni la sveglia. Non è un caso, infatti, se nel corso della serata la dirigenza etnea abbia deciso di vagliare altri profili di tecnici, dimostrando la volontà di cambiare rotta.
Tutto doveroso e necessario, anche se nella mente non può ritornare la solita filastrocca: Maran, De Canio, Pellegrino, Sannino, Marcolin e adesso anche Pancaro. Sei allenatori e sei fallimenti. Possibile che chiunque sia passato da Catania negli ultimi tre anni abbia sempre fallito nonostante anche periodi positivi? E' possibile che tutti i giocatori degli ultimi tre anni siano risultati brocchi? E' possibile che negli ultimi tre anni questa squadra sia sempre rimasta nei bassi fondi della classifica? Purtroppo è tutto possibile e la causa di tutto ciò, probabilmente, deriva dall'instabilità e precarietà della proprietà.
Ecco qual è il vero problema: la società. Una società che non garantisce serenità per quello che è successo e quello che potrebbe succedere; una società in vendita da luglio, ma che ancora non ha intavolato nessuna trattativa; una società il cui proprietario non sta vivendo un momento facile perchè colpito da indagini e inchieste sportive e non. Insomma pretendere che quest'anno tutto filasse liscio probabilmente era un'utopia, ma adesso la situazione è davvero molto preoccupante e l'unico imperativo deve essere intervenire subito, con vigore per evitare il peggio. Anche se, a Catania ormai l'hanno capito tutti, al peggio veramente non c'è mai fine.
© RIPRODUZIONE RISERVATA