Il Catania vince contro la Juve Stabia però non convincono i primi venti minuti; il Catania torna dalle tre trasferte consecutive imbattuto però non gioca male; il Catania crea innumerevoli occasioni da gol con l'Akragas però perde. Insomma la 'legge del Però' risulta una costante in questo inizio di campionato degli etnei che mostrano due facce di una medaglia che ancora lungi dall'essere d'oro.
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Catania-Akragas 0-1: la legge del ‘Però’
Prima sconfitta stagionale per gli etnei che, nonostante una gran mole di occasioni create, subiscono nei minuti di recupero la rete di Zanini.
Sei punti in cinque partite è un magro bottino per una squadra fra le più attrezzate del girone che, penalizzazione a parte, in questo momento si attesterebbe al quattordicesimo posto, fuori dai play off, con una partita ancora da recuperare. Insomma l'entusiasmo ancora c'è (e i cori di sostegno a fine partita lo dimostrano) però, e ci risiamo, la paura che anche quest'anno possa non essere quello giusto inizia a balenare nella testa dei tifosi.
In effetti c'è da dire che contro l'Akragas i rossazzurri hanno giocato forse la loro miglior partita in chiave offensiva. Dopo un primo tempo sonnecchiante, nella ripresa gli etnei hanno dato vita ad un assedio che ha prodotto sei nitide palle gol, una traversa, ed una rete ingiustamente annullata. Sfortuna sicuramente, ma anche mancanza di un finalizzatore, uno che in un modo o in un altro la butti dentro. Quattro reti in cinque partite sono troppo poche e ad oggi quei cannoni di cui parlava ad inizio anno il direttore Lo Monaco sembrano essere pieni di fiori e con poche cartucce.
Una nota positiva senza se e senza però è rappresentata sicuramente da Andrea Di Grazia. Lanciato in campo dal primo minuto, il fantasista etneo ha dimostrato di essere l'unico capace di scardinare anche da solo la difesa avversaria. Dribbling, tecnica e potenza. Peccato che sulla sua strada ci si sia messa la traversa a negargli la gioia della rete. Una botta lo costringe al cambio (afferma Rigoli) anche se stringendo i denti avrebbe potuto regalare ancora qualche minuto di spettacolo.
Domenica amara dunque per il Catania che adesso deve immediatamente cancellare il passo falso e proiettarsi verso il recupero di mercoledì contro il Fondi. Serve pragmatismo, cattiveria in zona gol ed un approccio migliore nel primo tempo. Gli ingredienti ci sono, ma adesso deve essere Rigoli a esaltarli tutti con il giusto equilibrio di sapori.
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