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Akragas-Catania 2-1: nessun alibi e vento di cambiamento

Akragas-Catania 2-1: nessun alibi e vento di cambiamento

Il Catania viene sconfitto ancora una volta in trasferta dove fino ad oggi ha ottenuto appena dieci punti. Via Rigoli e dentro il nuovo tecnico: Mario Petrone, con esperienza in Lega Pro ed un carattere da duro.

Redazione

Tante aspettative, sensazioni positive e poi il nulla... Il Catania ad Agrigento cancella totalmente la buona prestazione offerta contro il Matera e rispolvera il vecchio vestito da trasferta: sgualcito, fuori moda e pieno di toppe. Insomma così non si poteva proprio continuare e qualcuno doveva pagare. Pino Rigoli va via e Mario Petrone si siede sulla panchina etnea con il suo carattere da sergente di ferro e la sua voglia di fare bene in una piazza importante.

Una decisione davvero inevitabile perchè dopo venticinque giornate la squadra ha dimostrato di non aver mai imparato dai suoi errori; ha dimostrato di essere ancora una volta coriacea e determinata con le avversarie di rango ed impaurita e demotivata con le piccole; ha dimostrato infine che la vittoria con il Matera non aveva rappresentato la svolta sperata. Del resto durante il mercato invernale era stata effettuata una rivoluzione che aveva eliminato ogni alibi per il tecnico; adesso cambiando anche l'allenatore non ci sono più alibi per nessuno.

Fare tutto il possibile, senza lasciare nulla di intentato. E' questo l'imperativo categorico per la dirigenza rossazzurra che ha deciso di puntare su un tecnico con una discreta esperienza in Lega Pro e che nel 2015 ha condotto l'Ascoli fino al secondo posto nella regular season e ai quarti di finale nei play off. Mario Petrone ha carattere e polso; adesso non resterà che capire se tutto ciò si trasformerà in un mix esplosivo produttivo oppure in un contrasto così forte da spaccare tutto. Il campo darà come sempre il responso finale, ma ricordando che sul rettangolo verde scendono i giocatori, primari responsabili dei successi e delle sconfitte delle squadre.