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Atletico Madrid-Lazio

Atletico Madrid-Lazio, Sarri: “Il primo posto aiuterebbe. Simeone non è difensivista”

Atletico Madrid Lazio
Maurizio Sarri, tecnico della Lazio, ha rilasciato dichiarazioni alla vigilia della sfida contro l'Atletico Madrid
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La Lazio si gioca il primo posto nel girone di Champions League contro l'Atletico Madrid. Alla vigilia della sfida ha parlato Maurizio Sarri:

ARRIVARE PRIMI - “Io sono della mia teoria. Le partite vanno aggredite, altrimenti le subisci e fai lo stesso fatica. Mi sembrano stimolati, del resto il contesto ti aiuta. E poi il primo posto aiuta”.

CAMPIONATO E CHAMPIONS DUE VOLTI - “Sabato a Verona abbiamo fatto bene. Avevo la sensazione dal campo che avevamo fatto una partita dal campo, i numeri me lo confermano, superiori a diverse partite vinte. Abbiamo sbagliato 30 secondi. Mi aspetto comunque che la squadra migliori la prestazione fatta. Abbiamo ritrovato un minimo di solidità che nella parte iniziale della stagione avevamo perso, questo ci ha aiutato nelle ultime partite. Ma a livello offensivo dobbiamo ritrovarci”.

PEDRO - “Il suo palmares parla da solo. Penso sia uno dei 3 giocatori più vincente della storia. Tecnicamente è un fenomeno, purtroppo non ti può garantire sempre 90 minuti. È bellissimo anche vederlo allenare, lavora come un diciottenne. È un piacere e un onore averlo con noi”.

FORMAZIONE - “Non l’ho ancora decisa, sennò che cazz* faccio domani tutto il giorno? Devo arrivare fino alle 21 (ride, ndr). L’unico sicuro è Gila. Castellanos? Non faccio tante valutazioni sulla prossima partita con l’Inter. Domani bisogna aggredire la gara, all’apparenza può sembrare inutile. Abbiamo fatto un miracolo per andare agli ottavi, il paragone con l’Atletico non sussiste”.

MORATA - “Non è una verità. Alvaro è straordinario, ha qualità tecniche e fisiche di altissimo livello, è uno dei centravanti più adatti al mio modo di giocare. Solo che in quel periodo era nervoso e non stava più bene a Londra. Aveva questo problema, non aveva problemi con me. Ne abbiamo parlato con lui anche l’ultima volta”.

MOMENTO - “L’ambiente Lazio è devastante, non il club, ma come è contornato. Vengono create aspettative inarrivabili che creano poi frustrazione. A me non tange, ho un età diversa, ma quelli di 20-25 anni fanno più fatica. C’è un senso di insoddisfazione perenne. Veniamo da 3 vittorie e un pareggio sembra un funerale. Mentre se accadesse nella sponda opposta farebbero i fuochi d’artificio in piazza”.

POSSIBILITA' TRA INTER E ATLETICO - “Sono poche, sono due organici nettamente superiori, ma le vogliamo giocare bene le possibilità. In questo stadio vincono in pochi. Quando ero alla Juventus vincevamo 2-0, ci hanno pareggiato e per fortuna l’arbitro ha fischiato la fine, sennò perdevamo. Non perde da 19 partite e domani potrebbe fare il record? Non ci interessa del record, ma se ci dici così capiamo che sarà ancora più dura. Mi piace molto, se avessi dovuto scegliere 10 anni fa una squadra per allenare ti direi l’Atletico Madrid. Non per Simeone, che spero rimanga qui altri 10 anni”.

SIMEONE DIFENSIVO - “Difensivo mi sembra grosso e riduttivo. Quest’anno l’ho visto giocare con Griezmann e due punte. Diciamo che è una squadra che quando decide di difendersi lo fa in maniera tosta”.

AMBIENTE - “No questo ambiente deve calmarsi. Deve diventare logico e anche più ottimista. Finché è illogico è difficile rimanere positivi. Il nostro pubblico risponde sempre presente. A Verona la rabbia più grossa è stato il rammarico per i tifosi, che ci hanno seguito in massa e hanno cantato fino alla fine”.

RISPETTO ALL'ANNO SCORSO - “A livello di palleggio e di velocità di trasmissione. I dati, anche altri, sono molto simili. L’indice di protezione dell’area di sabato è tra i più alti che abbia mai visto in 20 anni. Giochiamo però meno palloni in area e concretizziamo meno le occasioni che creiamo, questo va risolto”.

LAZIO INFERIORE A CELTIC E FETENOORD - “Tecnicamente, rispetto al Celtic, forse no. Nel Feyenoord attuale non lo so, ci sono almeno 5 giocatori che tra pochi anni giocheranno in Premier. Il secondo posto dell’anno scorso non deve ingannare, ci siamo arrivati perché tre squadre hanno privilegiato la Champions”.

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