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SORRENTINO: “TIFOSI, PALERMO COESO PER LA A”

SORRENTINO: “TIFOSI, PALERMO COESO PER LA A”

Storo (dai nostri inviati) - Seconda giornata d'allenamenti per il Palermo di Iachini in Trentino Alto Adige: il gruppo rosanero ha sostenuto una seduta tecnico-tattico e infine gli attaccanti hanno.

Mediagol8

Storo (dai nostri inviati) - Seconda giornata d'allenamenti per il Palermo di Iachini in Trentino Alto Adige: il gruppo rosanero ha sostenuto una seduta tecnico-tattico e infine gli attaccanti hanno provato i tiri in porta. In tarda mattinata il portiere Stefano Sorrentino ha parlato in sala stampa: tra i temi affrontati gli obiettivi per la prossima stagione, l'atteggiamento che la squadra dovrà assumere in A. Quindi una breve chiosa sui sassolini che l'estremo difensore campano vorrà togliersi dalla scarpa nei mesi a venire.

"ADESSO NON TORNIAMO IN B"

"La B è stata una scommessa, ora la A è una rivincita? L'importante è che adesso non torniamo in B (ride, ndr). Per me non è proprio una rivincita, la cosa importante è stata quella di riportare il Palermo dove l'avevo trovato. Quando sonda arrivato a Palermo nel gennaio 2012 sapevo i rischi che correvo e mi è sembrato giusto riportare il Palermo lì dove merita. L'anno scorso abbiamo vinto un campionato di Serie B, non ne ho sentito parlare tantissimo forse perché è stato troppo facile. Eppure la storia insegna che certe squadre hanno impiegato anni per ritornare in A".

"Ecco la Serie A che mi aspetto"

"Certo la massima categoria è un'altra cosa, sarà più difficile da affrontare. Ci sono squadre più dure con cui giocheremo. Sarà un campionato difficile, siamo il Palermo ma siamo pur sempre una neopromossa. Sarà importante non abbattersi quando non arriveranno i punti, ma cercare di portare i punti necessari per la salvezza. Roma e Juve faranno un campionato a parte, ma Napoli, Fiorentina, Inter e Milan daranno filo da torcere".

"Palermo, avanti senza presunzione"

"Gli errori da evitare saranno tanti, in B l'anno scorso avevamo un vantaggio quando incontravamo gli avversari. Non dobbiamo avere la presunzione di pensare che noi siamo il Palermo e veniamo da un campionato di Serie B. Cerchiamo di rimanere concentrati il più possibile per portare il Palermo in alto".

"Svelo mio obiettivo per la Serie A"

"Come obiettivo personale mi piacerebbe confermarmi tra i migliori portieri della Serie A. Sopratutto ora che sono passati tanti anni, sarebbe bello riuscire a confermare quello che di buono ho fatto in passato".

"Tifosi vogliono Messi e Cr7, ma.."

"Sappiamo benissimo che i tifosi vorrebbero i colpi di Messi e Ronaldo, ma al momento non sono possibili. Se noi invece con umiltà facciamo quello che ci dice il nostro allenatore, son convinto che qualche soddisfazione ce la possiamo togliere. Se dovesse arrivare qualcuno che può migliorare la squadra sarà il benvenuto".

"Con Rigoni alziamo il livello"

"Rigoni? E' un ragazzo importante, negli ultimi sei anni è stato protagonista in A con 150 partite e molti gol. Grazie a lui alziamo di molto l'asticella qualitativa del reparto. Ora Iachini avrà quei 5-6 elementi che danno qualità al nostro gioco e potrà scegliere di settimana in settimana chi può dare il meglio per la squadra".

"COSA DEVO DIMOSTRARE IN A"

"Sono pronto e carico per fare bene con questa maglia. Ho qualche sassolino da togliermi dalla scarpa per dimostrare che posso stare in A e posso ancora dire la mia".

"CHE SITUAZIONE DUE ANNI FA"

"Differenze e analogie rispetto alla squadra che è retrocessa? Quando sono arrivato a gennaio purtroppo ho trovato una polveriera: quattro allenatori, due direttori sportivi, giocatori che non si allenavano, altri che si cambiavano in un altro spogliatoio e poi erano titolari la domenica. Quello che mi auguro per il bene del Palermo è che si impari dagli errori di due anni fa. Oggi il gruppo è unito e coeso, c'è un'altra atmosfera. Voi che state seguendo il ritiro, che è la fase più delicata della stagione, avete notato che ci sono ragazzi che vengono al campo mezzora prima dell'allenamento. Due anni fa l'appuntamento era alle 10 e c'era gente che alle 10.10 era ancora dentro lo spogliatoio".

"Chiaro con Fulignati, deve giocare"

"Fulignati è un buon portiere, deve allenarsi, crescere e migliorare. Ha vent'anni, il suo futuro è tutto da scrivere. Purtroppo fa il terzo portiere e non ha la possibilità neanche di giocare le amichevoli. Io da grande gli ho consigliato di andare a giocare fuori per maturare. Io a vent'anni già giocavo in A".

"Attaccanti rosa faranno differenza"

"Abbiamo un parco attaccanti importanti, anche in linea all'età che hanno. Per loro non sarà facile incontrare certe difese, ma loro hanno talmente tanta voglia e tanta fame che faranno benissimo. Sono sicuro che tutti loro daranno il massimo per dimostrar il proprio valore: da Dybala e Vazquez che hanno più qualità, a Belotti e Abel che sono più potenti".

"VORREI CHIUDERE A 40 ANNI"

"Quando smetto? Io la vedo così tanto lontano la fine della mia carriera che in questo momento non ho idea che farò da grande. Mi piacerebbe chiudere la mia carriera a 40anni in Serie A".

"Perché mai convocato in Nazionale?"

"Se ho un sassolino da togliermi? Nei miei anni di Chievo mi è dispiaciuto non essere mai stato considerato dalla Nazionale. Negli anni passati il ct ha convocato gente come Buffon, De Sanctis, Sirigu, Mirante e tanti altri: mi sarebbe piaciuto essere perlomeno considerato, dato che il Chievo era sempre tra le migliori difese della Serie A. Mi sarei accontentato di poter fare un allenamento con la maglia azzurra: se poi non ero in condizioni di poter stare lì almeno avrei potuto dire di averci provato".

"Giovani rosa devono giocare altrove"

"Nel Palermo ci sono giovani molto interessanti, ma i vari Bentivegna, Monteleone, Fulignati devono andare a giocare in squadre anche di categorie inferiori. E' inutile che loro restino qua, inutile che sperino di poter giocare in Coppa Italia o magari racimolare qualche presenza di Serie A. Io li capisco perfettamente, ma devono giocare, dimostrare il loro valore lontano da Palermo. Devono giocare ogni domenica, misurarsi in categorie difficili come può essere la Lega Pro o la Serie B".

"Derby in Coppa Italia? Loro sono in B"

"Catania in Coppa Italia? Il calcio è fatto di scale c’è chi scende e c’è chi sale. Nel caso del derby, se dovessimo incontrarli li incontreremo come una qualunque squadra. Mi sa che ci tengono più loro che noi a questa sfida. In ogni caso, per noi è importane passare il turno e andare avanti anche se il nostro obiettivo rimane il campionato e cercheremo di toglierci le soddisfazioni più importanti lì. Se dovesse esserci questa sfida la giocheremo e ci prepareremo al meglio per affrontarli. Ma Catania o non Catania noi scendiamo in campo per affrontare e battere tutti i nostri avversari".

"Se avessimo giocato in A, l'anno scorso ci saremmo salvati"

"La Serie A è un campionato strano, con gli stessi punti che avevamo due anni fa, l'anno scorso ci saremmo salvati. Questo ci fa capire che ogni stagione è diversa dall'altra. Noi cercheremo di fare il meglio pur sapendo che la Serie A è durissima. I nostro punto di forza è il gruppo che si è instaurato: siamo uniti, ci aiutiamo a vicenda e siamo una squadra che segue molto il suo allenatore".