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Sorrentino: “Facile dare la colpa a Zamparini, ma dov’è il pubblico? Stadio mai pieno. Se va via il pres temo Palermo in C”

Le parole di Sorrentino sono destinate a far discutere i tifosi.

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Se Stefano Sorrentino porta al braccio la fascia di capitano del Palermo non è certo per una mera questione di anzianità. Al di là degli anni o delle presenze con la maglia rosanero il portiere è uno di quei giocatori che ci mette sempre la faccia nei momenti difficili e anche nelle questioni più spinose è in grado di esporsi e dire la sua. Lo ha fatto anche nell'edizione odierna de La Repubblica, parlando della gestione Zamparini e del malumore della piazza nei confronti del presidente. "Zamparini sogna un Palermo tra le prime 10? Penso e spero che ci riesca e spero di far parte di quel gruppo. Il Palermo merita di stare tra le prime dieci ma c’è bisogno di giocatori importanti, gente affamata e di dare continuità al progetto creando un gruppo di livello come Zamparini ha fatto in passato. Lui ci crede molto ed è giusto che noi e la gente rispettiamo le sue scelte. Leggo e sento che tanti ce l’hanno con il presidente ma mi chiedo: il giorno che Zamparini si romperà le scatole cosa succederà? Spero di non rivedere il Palermo come quando giocava contro mio padre e si barcamenava tra la B, la C e i fallimenti. Io mi tengo stretto Zamparini e la strada vecchia anche perché la strada nuova non la conosciamo e non c’è nessuno che vuole comprare il Palermo. Quindi penso che sia un problema di cultura sportiva che in Italia non aiuta. Io giocavo nel Recreativo Huelva che è la squadra più antica ma anche la più piccola di Spagna. Avevamo uno stadio da 18 mila spettatoti e 17. 500 erano abbonati. Qui ci chiedono di sudare la maglia, ma nessuno di noi è mai uscito senza sudare la maglia. Eppure nemmeno in B siamo riusciti a riempire il “Barbera”. Facile dare la colpa solo a noi, a Zamparini o alla pioggia. Dobbiamo fare tutti passo indietro e fare il massimo per ottenere il massimo. E questo si ottiene se squadra, società e tifosi fanno la loro parte".