palermo

PRIMO PIANO:NON SMARRIRE LA GIUSTA VIA

di Leandro Ficarra.

Mediagol8

di Leandro Ficarra

Tutto bene. O quasi. Per oltre venti minuti il Palermo ha messo alle corde l’Inter. Troppe le folate rosa, però, scemate per foga o imprecisione all’ultimo guizzo. Poche le conclusioni rispetto al volume di gioco creato. Il destro di Kovacic in prossimità del riposo aveva il sapore, noto e amaro, della punizione. Un tocco non perfetto di Feddal funge da assist, tiro secco e radente ma non angolatissimo. Forse Sorrentino poteva fare meglio nella circostanza. Il gol giustamente annullato a Vidic, off side attivo di Osvaldo, chiude la prima frazione.

Nella ripresa Mazzarri passa stabilmente al 3-4-1-2, già varato nel finale di tempo, con Kovacic che prova a scalfire tra le linee la densità dell’undici di Iachini. Il Palermo rifiata, abbassa il baricentro, fatica ad andare a prendere alta l’Inter, si allunga un po’. Calo fisiologico dopo un primo tempo estremamente intenso e dispendioso. Venti minuti di pressione nerazzurra, con il Palermo che si rannicchia a copertura degli spazi, patendo qualche affanno ma con corrette letture difensive. Rischi minimi su azione manovrata, brivido su palla inattiva: altro gol annullato all’Inter. Il fuorigioco, considerato attivo, di D’Ambrosio rende vana la rete di Icardi su sponda di Vidic. Mazzarri pregusta l’ assedio: inserisce a stretto giro di posta Dodò ed Hernanes azzardando un 4-3-1-2.

Iachini vuole che i suoi escano dall’angolo e attua le contromosse: Belotti per Bolzoni e passaggio al 3-4-1-2. Dentro anche Daprelà per Lazaar. Vuole vincerla, ci andrà vicino. I rosa timbrano una clamorosa traversa sull’asse Dybala-Vazquez, il Mudo mastica con il destro il successivo invito di Morganella. Ancora Vazquez, servito da un calibrato cross dello svizzero, spreca incredibilmente con il piatto sinistro. Il Palermo è più tonico e reattivo, torna padrone in mezzo al campo, spinge con entrambi gli esterni, allunga l’Inter con la tecnica e l’esplosività del duo Belotti-Dybala. Il gallo impegna Handanovic con un destro dal limite, poi protesta con Valeri che sanziona un contatto con Nagatomo, invalidando la sua battuta a rete ed espellendo un elettrico Iachini. Palacio e Quaison ultime mosse dalla panchina, poi il miracolo di Sorrentino. Resta la gradevole sensazione di una squadra, nell’accezione più collettiva ed omogenea del termine. Imperfetta, operaia, non eccelsa nei singoli, salvo rare eccezioni. Ma che sa stare in campo e crede in quello che fa. Certamente in crescita. In piena simbiosi tattica e di spirito con il proprio tecnico. Un valore da non disgregare nel difficile cammino verso la salvezza. La strada è quella giusta, non distrarre il conducente.

tutte le notizie di