Alla vigilia era un Palermo che non sapeva più vincere, ma adesso rischia di diventare una squadra che fatica anche a pareggiare. I rosanero si sono arresi ancora una volta tra le mura amiche, ma se contro la Juventus il KO era quasi inevitabile, oggi Dybala e compagni sono caduti davanti al non irresistibile Milan di Inzaghi.
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Palermo-Milan 1-2: Menez spegne i rosa, il commento finale di Mediagol.it
Alla vigilia era un Palermo che non sapeva più vincere, ma adesso rischia di diventare una squadra che fatica anche a pareggiare. I rosanero si sono arresi ancora una volta tra le mura amiche,.
I padroni di casa avevano già chiuso in svantaggio un primo tempo aperto ed equilibrato coi rossoneri, più fortunati e caparbi a trovare la rete in una gara piena di occasioni. In particolare i rosanero avevano recriminato per un gol mancato da Vazquez, che servito magistralmente in area da Dybala aveva mandato a lato da solo davanti a Diego Lopez. Anche il Milan poteva trovare il vantaggio già a metà del primo tempo, ma Destro non aveva trovato la porta al termine di una bella azione di contropiede innescata da Cerci. Proprio l'ex-granata ha sbloccato il match con una conclusione sottomisura che ha regalato il vantaggio agli uomini di Inzaghi.
Come dimostrano i tanti tiri dentro e fuori lo specchio della porta, il Palermo ha creato più occasioni rispetto al Milan, ma ha peccato clamorosamente di imprecisione (15 tiri e solo 3 verso lo specchio della porta). Dopo il pareggio di Dybala su rigore, il Milan ha continuato a spingere, senza arroccarsi alla difesa del pari. L'atteggiamento della squadra di Inzaghi ha premiato, nonostante i tanti rischi corsi. Alla fine si è acceso Menez, che all'83' ha messo il turbo e regalato ai suoi una vittoria in trasferta che mancava dal 19 ottobre contro il Verona. Per il Palermo un'altra sconfitta indolore. La classifica è già soddisfacente e la zona retrocessione troppo lontana per preoccupare, ma se fossero servite ulteriori conferme stavolta è arrivata la sentenza definitiva e inappellabile: per sognare l'Europa bisognerà aspettare tempi migliori.
Dolores Bevilacqua
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