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Palermo, mercato, obiettivi e Nestorovski: Lupo e Tedino a confronto col patron. A casa Zamparini…

Palermo, mercato, obiettivi e Nestorovski: Lupo e Tedino a confronto col patron. A casa Zamparini…

Consolidate e definite le strategie operative in chiave mercato di gennaio e gettate le basi per la programmazione futura nel vertice tra tecnico, ds e patron svoltosi in Friuli

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Avanti bene, avanti insieme. Certezze consolidate emergono dal vertice svoltosi ieri nel quartier generale del patron Maurizio Zamparini ad Aiello del Friuli.  Bruno Tedino e Fabio Lupo, rispettivamente tecnico e direttore sportivo del Palermo, a confronto con la proprietà per delineare di concerto le strategie operative in chiave presente e futura. Mercato all'ordine del giorno ma non solo. Un summit con vista panoramica a trecentosessanta gradi: sessione di gennaio con un paio di ritocchi da effettuare a completamento dell'organico che sta dominando in serie cadetta, potenziali investimenti futuri, opportunità da vagliare in ottica serie A e pianificazione attenta degli esborsi in relazione all'attesa della sentenza sull'istanza di fallimento presentata dalla Procura di Palermo nei confronti del club. Atmosfera cordiale e piena unità di intenti tra le parti. La sinergia, concettuale e filosofica tra tecnico, ds e patron è praticamente totale.

Programmi e strategie vengono coniati in armonia e pieno rispetto dei ruoli, con Zamparini che ripone massima fiducia in Lupo e Tedino con cui condivide dinamiche e paternità di ogni scelta relativa alla squadra. Almeno per adesso.

In ragione di ciò, dalla riunione di ieri non sono emerse novità sostanziali. Anzi, è stata pienamente ribadita la strategia del club in questa sessione di gennaio imperniata sulle medesime linee guida che vi avevamo già anticipato qualche giorno addietro.  (LEGGI QUI)

Zero rivoluzioni e nessun stravolgimento, deduzione logica alla luce del primato e degli equilibri virtuosi, tattici e gestionali, raggiunti da questo gruppo nel corso del suo cammino. Operazioni di definizione e rifinitura dell'organico: accontentare chi scalpita e pretende più spazio spasimando una destinazione alternativa, integrare le uscite con innesti mirati che possano per caratteristiche risultare complementari agli effettivi già presenti in rosa. Due le operazioni prioritarie: esterno mancino naturale, duttile a prescindere dal modulo, giovane e votato tendenzialmente alla copertura, da far crescere nel ruolo di vice Aleesami; un terminale offensivo, che funga da boa, abile nel gioco aereo sia in sede di sponda che di finalizzazione nei sedici metri.

Per Di Carmine il Palermo non vuole partecipare ad aste e resta alla finestra in attesa che il Perugia abbassi le esose pretese e il Parma affondi il colpo uscendo più o meno allo scoperto. (LEGGI QUI)

Galabinov piace ma la sua ritrosia a scendere di categoria, unitamente alla pretesa di un posto da titolare garantito, sembra al momento un deterrente difficilmente sormontabile.  Niente spese folli o operazioni di grande clamore mediatico ma profili che conoscano la categoria e sposino ruolo e filosofia del tecnico con umiltà e dedizione.

Embalo e Monachello, per loro espressa volontà, dovrebbero lasciare il club rosanero e trovare maggiore continuità di impiego in serie cadetta. Brescia e Pescara si contendono le prestazioni del guineano, Ascoli e Pro Vercelli monitorano il destino dell'ex Atalanta. Dovessero uscire entrambi, il ds potrebbe anche vagliare l'ipotesi di sondare il mercato per una seconda punta, rapida e molto tecnica. L'ipotesi Puscas non è del tutto tramontata.

Difesa e centrocampo forniscono varietà e qualità di opzioni sufficienti a legittimare le ambizioni di vertice da qui al termine della stagione. Il dirigente abruzzese resta comunque attivo e vigile nel fiutare eventuali ghiotte opportunità in prospettiva futura da cogliere prontamente nella sessione in corso. L'argomento Nestorovski ha tenuto banco anche nel corso del summit di ieri.

La linea del club in merito al futuro del macedone permane chiara. A gennaio, il bomber di Tedino non si muove, salvo improbabili proposte indecenti ( dai 15 milioni in su) che diverrebbero inevitabilmente oggetto di doverosa valutazione.  La voglia, condivisa dal calciatore e dal suo entourage, di conquistare insieme la promozione in serie A la prossima estate, con il macedone nel ruolo di leader e capitano, dovrebbe risultare un fattore preponderante.

Lupo e Tedino escono ulteriormente carichi e rinfrancati dal summit di ieri: la marcia del Palermo prosegue fluida e spedita sulla base di una strategia fondata su criteri tangibili e condivisi,  idee chiare e comuni a tutte le componenti. Già questa costituisce una piacevole, probabilmente decisiva, novità rispetto al recente passato. Lungimiranza, serenità ed oculatezza le prerogative imprescindibili per affrontare con acume e profitto la sessione invernale di mercato. Tappa interlocutoria ma importante per lanciare la volata e tagliare per primi il traguardo nella corsa alla promozione in massima serie.

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