Riflettori puntati su Palermo-Fiorentina per ‘La Gazzetta dello Sport’. Due giorni e andrà in scena al Renzo Barbera la gara valida per la 18esima giornata di Serie A. Una sfida delicata, contro due formazioni che lottano – mai come quest’anno – per obiettivi opposti. “Guardare oggi la classifica mette i brividi: Fiorentina seconda in classifica a 35 punti, Palermo quintultimo a 18. I viola hanno quasi il doppio dei punti dei rosanero. E dire che un anno fa, alla ripresa del campionato dopo la pausa natalizia, i siciliani vantavano un punto di vantaggio sui toscani: 25 per i rosanero e 24 per i viola. E fu proprio Fiorentina-Palermo 4-3 del 18° turno a capovolgere la situazione: vittoria gigliata e sorpasso in classifica. Da allora il club dei Della Valle è rimasto costantemente davanti a quello di Zamparini – si legge -. Facendo un salto indietro nel tempo c’è un altro dato preoccupante. Ogni volta, infatti, che al 17° turno di campionato il Palermo aveva racimolato più o meno la metà dei punti conquistati dalla Fiorentina, a fine stagione è arrivato l’incubo della retrocessione. La serie nera è iniziata nel 1953-54: dopo 17 giornate viola a 26 punti, rosanero a 13, a fine torneo ecco la B. Stessa conclusione nel 1962-63 (dopo 17 turni toscani avanti in graduatoria 20 punti a 9) e nel 1968-69 (Fiorentina 21, Palermo 9). Era l’epoca dei due punti a vittoria, ma l’amaro finale della storia non è cambiato anche nell’ultimo calvario siciliano, quello del 2012–13: dopo diciassette giornate la Fiorentina volava in zona Champions con 32 punti, i rosanero – in quel momento guidati da Gasperini – arrancavano a quota 15. A maggio solito copione, privo di lieto fine”.
non sono questi problemi. Quello che preoccupa è che neanche a gennaio Zamaprini si decide a mettere mano al portafoglio. Continua sempre essere scartato in ogni trattativa. I giocatori e le società si accordano sempre con altri club ed al palermo non riece di prendere neanche i giocatori di Lega pro. >Riusciamo aprendere soltanto giocatori sconosciuti provenienti da campionati altrettanto sconosciuti e la rosa attuale è scarsa di qualità e anche di quantità.