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IACHINI: “TIFOSI RICONQUISTATI. MERCATO…”

IACHINI: “TIFOSI RICONQUISTATI. MERCATO…”

È fatta, l’aritmetica è anche d’accordo: il Palermo l’anno prossimo militerà nella massima serie italiana. La vittoria sul campo del Novara ha sancito il.

Mediagol8

È fatta, l’aritmetica è anche d’accordo: il Palermo l’anno prossimo militerà nella massima serie italiana. La vittoria sul campo del Novara ha sancito il ritorno in A dopo appena una stagione di purgatorio, in cui – è parere di molti – il club rosanero è rinato e ha dato inizio ad un nuovo ciclo. Giusto mix di giovani e uomini esperti (pochi, ma di spessore, vedi Sorrentino e Maresca), tutti all’ordine di Giuseppe Iachini. La precocità con cui è arrivata questa impresa adesso consente ai rosa di poter disputare le gare che rimangono (cinque, ndr) con più scioltezza, provando, magari, qualche tema tattico diverso.

Come si motiva il gruppo per le sfide venture, mister Iachini?

"L'ho detto già ai ragazzi, non deve esistere la mancanza di concentrazione e di impegno, non fa parte del nostro DNA e non lo farà mai. Dobbiamo continuare a giocare ogni partita pensando al singolo impegno, dando continuità ai risultati. Vogliamo continuare a lavorare su tutte le sbavature perché è qualcosa che potrà servirci nella prossima stagione. Se i tifosi si sono attaccati alla squadra è perché non ci siamo mai risparmiati. Tante volte si è pensato che potessimo accontentarci di un pareggio, ma noi abbiamo sempre giocato per vincere. È l'aspetto più importante. Qualcuno si aspettava che ci saremmo limitati ad amministrare, invece siamo rimasti fedeli al nostro spirito e vogliamo continuare a farlo ancora nel rispetto dei nostri avversari".

Ci può confermare che si vedrà qualche volto nuovo tra i titolari sin dalla partita contro il Lanciano?

"Sicuramente ci sarà modo in queste cinque partite di far giocare chi l'ha fatto meno durante la stagione, ma non è un contentino, fa parte del nostro lavoro di valutazione. È giusto continuare a farlo perché ci aspettiamo risposte confortanti in queste ultime gare".

Sfruttare queste partite per crescere, ma anche per battere dei record. È giusto insistere e non tirare il freno anche per raggiungere questi traguardi?

"Continueremo a fare valutazioni, a far punti e così facendo vengono fuori altre cose, come i record. Si tratta di altre soddisfazioni. E' giusto continuare a ricercare il gruppo, ricercare i risultati perché sono cose che rimangono nella storia del Palermo. Quale mi intriga di più? Sicuramente quello dei punti totali, quello delle vittorie fuori casa... non ci dobbiamo pensare, ma dobbiamo continuare semplicemente a giocare con lo stesso spirito, il resto verrà da sé".

Quest’anno la sua squadra si è dimostrata un gruppo capace di annichilire il campionato. È questa la base per il futuro del club rosanero?

"Sì, abbiamo già gettato le basi sotto tanti aspetti. In primo luogo nell'organizzazione del lavoro di chi è andato in campo e di chi è rimasto in panchina, ma anche nel lavoro di addetti stampa e magazzinieri. Mi piace coinvolgere tutti e mi arrabbio quando vedo che qualcosa non va per il verso giusto. Sono convinto che si debba remare sempre nella stessa direzione e quando qualcosa non va non la faccio mai passare, perché voglio dare all'ambiente una certa mentalità di lavorare. Devono essere queste le nostre fondamenta per il futuro. Domani ci sarà l'abbraccio coi nostri tifosi al termine di questa stagione, ma i tifosi sanno che è già un punto di partenza".

A proposito dei tifosi, sente di aver riconquistato appieno l’interesse e l’entusiasmo della gente dopo che per tutte le partite casalinghe al Barbera di tifosi ve ne erano davvero pochi?

"Penso di sì, ed è un obiettivo che perseguiamo dovunque andiamo. Il lavoro duro permette di rimettere a posto tutte le componenti. Volevamo ripristinare il rapporto con la tifoseria delusa dalla retrocessione e dalla partenza non felice e siamo contenti di aver riportato la gioia nei cuori dei nostri tifosi. Oltre l'aspetto tattico e del risultato finale, c'è anche la voglia di riportare entusiasmo attorno alla squadra e siamo felici di esserci riusciti".

Focalizziamo la nostra attenzione sul match di domani: lo sa che, battendo il Lanciano, il Palermo aiuterebbe il Trapani per ritornare in corsa?

"Noi non ci pensiamo, noi dobbiamo portare avanti un lavoro serio e con uno spirito sportivo all'altezza. Quei calcoli li lasciamo ad altri. Non faremo come la Roma? Nel calcio può succedere di tutto e io tocco ferro, però non è la prima settimana che siamo arrivati a distanza di sicurezza dalle inseguitrici, non credo che qualcuno arriverà a più di 72-73 punti. Nonostante ciò abbiamo continuato a lavorare in un certo modo e l'abbiamo dimostrato. Deve essere questa la nostra indole".

Due giorni fa ha compiuto 50 anni, ci può raccontare come ha trascorso questa giornata speciale?

"Prima dell'allenamento, al mattino, i miei collaboratori mi hanno fatto uscire dallo spogliatoio e siamo entrati in una saletta dove mi aspettava la squadra e hanno proiettato un filmato con la nostra storia di questi sette mesi. Mi sono commosso? È vero, anche se di solito sono un duro e so che non c'è da scherzare sul nostro lavoro, ma quando si vanno a toccare i sentimenti è normale che ci si possa commuovere. Specialmente quando tutti i giocatori hanno spiegato a uno a uno perché si sentono tutti un po' Beppe Iachini".

Passiamo al futuro, quello che vedrà i rosanero militare in Serie A. In questo senso come si vorrà agire?

"Il presidente ribadisce spesso la stima che ha nei miei confronti e per me questa avventura a Palermo è stata particolare proprio perché c'era questo rapporto personale con Zamparini. Voleva riportare il Palermo dove gli compete e sono felice di esserci riuscito. Inoltre sapete quanto sono legato a questa città e alla sua gente. Parlerò col presidente e con le componenti dell'area tecnica per mettere giù le idee giuste per far sì che il gruppo di ragazzi da cui ripartiremo, con qualche innesto, possa affrontare la Serie A con tranquillità. Il primo anno in A è sempre il più difficile, siamo una squadra giovane, però abbiamo delle ottime basi già gettate".

Ma ha già in testa alcuni nomi per la Serie A?

"Ancora non mi sono messo a fare questi discorsi e queste liste di nomi. Sicuramente dobbiamo fare valutazioni per rendere la squadra più completa e omogenea per la stagione che verrà. Non posso andare oltre perché quando ci sarà la chiacchierata col presidente dovremo anche valutare i giocatori che sono in giro per il mondo e sono in orbita rosanero. Dobbiamo prima capire tutte queste cose e poi pensare a cosa fare in aggiunta”.

Iachini sarà il futuro del club, questo è più che assodato. E Perinetti?

"Oggi è lui il mio referente qui e se la situazione rimanesse questa è lui la persona con cui discuterei di mercato, poi quando parlerà col presidente vedremo cosa succederà. Al momento io ho un contratto, mentre lui deve ancora definire il suo futuro con la società".

Chiosa finale sullo scherzo di Lafferty. Il nordirlandese, mentre tutti festeggiavano la promozione aritmetica in quel di Novara, le scippava il cappello dalla testa. Come ha preso questo gesto?

"Male. Non giocherà più da qui alla fine della stagione (ride, ndr)".