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IACHINI: “INCONTRERÒ ZAMPARINI, ABEL…”

IACHINI: “INCONTRERÒ ZAMPARINI, ABEL…”

Quattro partite, a cominciare da Cittadella e dal Tombolato. Poi il Palermo potrà festeggiare in maniera più pronunciata rispetto a sabato, quando le feste al Barbera sancirono il.

Mediagol8

Quattro partite, a cominciare da Cittadella e dal Tombolato. Poi il Palermo potrà festeggiare in maniera più pronunciata rispetto a sabato, quando le feste al Barbera sancirono il ritorno di fiamma tra tifosi e squadra. Quattro match, poi si potrà alzare al cielo il simbolo di un anno travagliato, lungo, combattuto, pieno di sacrificio. Adesso non si aspetta che la coppa.

Aritmetica promozione ottenuta dieci giorni fa: ora diventa difficile trovare gli stimoli adeguati. Come si motiva la squadra rosanero arrivati a questo punto, mister Iachini?

"Gli stimoli ci sono e ci saranno sempre: dopo una settimana di festa ci può stare, ma è chiaro che noi abbiamo lavorato tantissimo. Con il Lanciamo abbiamo cercato di fare il massimo per mettere la palla dentro, ci abbiamo provato ma tutto sommato abbiamo sempre avuto la testa giusta e la giusta concentrazione. Affrontiamo una squadra contro cui rischi di fare una brutta figura se sottovaluti il tutto. Il Cittadella è una squadra in forma, forse la più in forma del campionato. Sta vivendo un periodo alto e ha dimostrato sul campo che è ancora viva".

Ma adesso farà ruotare le gerarchie, panchinari al posto di titolari?

"La rotazione per la prossima partita potrebbe anche esserci, magari per recuperare qualche infortunio: tipo Dybala ha preso una botta, Vazquez aveva i crampi, ma di sicuro non ci sarà una rotazione per dare un contentino a qualcuno".

Passiamo alle individualità: quali sono le condizioni di Maresca e Morganella?

"Maresca non ci sarà, ha recuperato però domani non sarà della gara. Sta lavorando per superare questo problema fastidioso e lo deve fare bene. Morganella non c’è tra i convocati, cercheremo di recuperarlo per le ultime gare, sta lavorando in gruppo e sta facendo anche bene. Speriamo di poterlo avere per la fine del campionato".

Capitolo Hernandez. Ascoltando le dichiarazioni del suo agente, l’uruguayano è già un ex giocatore del Palermo. Lei come la pensa?

"Hernandez futuro lontano da Palermo? È un ottimo ragazzo, se il suo procuratore fa dichiarazioni diverse se la deve vedere con la dirigenza. Se rimane a Palermo sarà un perno fondamentale. Lui non ha fatto trapelare nulla e a me non ha detto nulla. C’è il Mondiale, non fasciamoci la testa prima di romperla. Aspettiamo e vediamo, la Società di sicuro non ha intenzione di venderlo".

Sabato il Barbera era vestito a festa. Quasi 28mila tifosi presenti sugli spalti: entusiasmo ritrovato dai palermitani. Ferita ricucita?

"Noi abbiamo dimostrato che grazie all’impegno abbiamo riportato la gente allo stadio. Non sapete il fastidio che mi ha dato pareggiare con il Lanciano. Non dico che avrei dato un braccio - anche perché in futuro mi può servire (ride, ndr) - ma veramente non so cosa avrei fatto. Noi dobbiamo assicurare al tifoso che noi lavoriamo perché in futuro tutti sappiano che abbiamo dato il massimo per conquistare i punti necessari".

E al termine della partita si è messo a correre intorno al campo come diciotto anni fa …

"Apre un discorso chiuso nel ‘96. Quando me ne sono andato, sono andato via con dispiacere e rammarico. Erano altri tempi si viveva alla giornata, era un altro Palermo e oggi che sono tornato mi ha fatto piacere aver potuto regalare qualcosa a questa città, a questa tifoseria e al Presidente Zamparini. Mi auguro che possa continuare così fino a fine campionato, testimonianza di affetto che la città ha nei confronti della squadra".

Incontrerà il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini?

"Se lo incontrerò di sicuro non parleremo del futuro ma penseremo solo al Cittadella. Questo risultato che non era per nulla scontato ha dato la possibilità alla dirigenza di programmare con largo anticipo il futuro e di gettare le basi per la prossima stagione. Nel momento che verrà questo incontro io da tecnico devo cercare di capire su quali basi si formerà il Palermo del futuro soprattutto per tutti quei giocatori che il Palermo ha in giro per l’Italia. Dove potrò mettere la parola, la metterò cercando di capire quei ragazzi che possono dare una mano alla squadra".

Giovani e futuro. Vi sono diversi ragazzi di proprietà del Palermo che si stanno mettendo in luce in altri club: ne sono due esempi Goldaniga e Bentivegna. I rosa guardano alla linea-verde?

"Sicuramente sì, chiunque possa dare una mano alla nostra squadra è da valutare. Il discorso più giusto da fare però è capire chi c’è e chi non c’è . Da questi andremo a verificare i giovani che abbiamo. Qualcuno che si è messo in evidenza in Primavera, o in qualche altra squadra, non vede o perché non possa fare parte della prima squadra. In ritiro vedremo anche qualcuno di nuovo per capire chi può essere utile alla causa".

"No, assolutamente no. Tutti hanno avuto un po’ di difficoltà in passato, grandi allenatori come Prandelli, Zaccheroni, Spalletti o Conte hanno vinto e magari poi hanno trovato difficoltà. Ad esempio Conte ha vinto due campionati di B, poi è andato all’Atalanta è ha incontrato delle difficoltà che lo hanno portato all’esonero. Poi è andato alla Juve e ha vinto tre scudetti. Io nella mia carriera ho avuto delle soddisfazioni importanti in B, ma in A ho dimostrato a Brescia anche ci saremmo salvati per un punto, a Siena quest’anno con la media punti di quest’anno ci saremmo salvati. L’anno scorso mi hanno venduto 13 giocatori e per poco non ci salvavamo. Con Sensibile qualche cosa c’è stata ma alla fine spero si chiuda qua. Con il Ds qualche discussione c’è stata ma non c’è mai stata acredine. Io il giorno dopo avevo già dimenticato tutto, ma se vedo qualcosa che non mi convive per carattere mi sale il sangue agli occhi. Comunque mi auguro che il discorso di Sensibile si chiuda una volta per tutte".