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Curiosità: quella volta che il quattordicenne raccattapalle Caprari fece infuriare Zamparini

Gianluca Caprari

Uno dei giocatori più interessanti del Pescara di Oddo è Caprari che prima di farsi conoscere per le sue giocate era salito agli onori della cronaca per un episodio che aveva fatto imbestialire il patron rosanero.

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Sono passati quasi otto anni da quel gennaio 2008 in cui Gianluca Caprari diede il suo primo dispiacere al Palermo.

Era il secondo tempo di un combattuto Roma-Palermo, la difesa rosanero, guidata da un campione del mondo come Andrea Barzagli, stava reggendo bene agli assalti dei capitolini. A rompere gli equilibri contribuì un giovanissimo raccattapalle in servizio sotto la Curva Sud che accelerò la battuta di un corner scavalcando i cartelloni pubblicitari e facendo trovare a Taddei il pallone a ridosso della bandierina, pronto per essere calciato. Il brasiliano ex Siena non perse un istante e subito mise il pallone in mezzo all'area dove Fontana e compagni stavano cominciando ad approntare le marcature. Mancini solissimo realizzò uno dei pochi gol di testa della sua carriera scatenando l'ira del presidente Zamparini. Quel raccattapalle era Gianluca Caprari, oggi uno degli elementi di spicco del Pescara che giovedì affronterà il Palermo al Barbera.

Gianluca Caprari aveva solo 14 anni, era uno dei tanti prospetti interessanti del sempre florido vivaio della Roma, ma quel giorno diede il suo primo piccolo contributo alla causa giallorossa. “L’avevo pensato subito che quel gesto era irregolare - dichiarò nei giorni seguenti Zamparini -, ma non l’ho detto nel post partita perché non ne ero sicuro. Fosse successo a parti invertite se ne parlerebbe per giorni e giorni su tutte le televisioni e i giornali. E poi quei ragazzini là, quando la Roma vince, la palla la nascondono”. Il patron rosanero minacciò le vie legali. "Ho dato mandato ai miei collaboratori e chiedo lo 0-3 a tavolino o almeno la ripetizione della partita. Dobbiamo finirla di premiare i furbi - dichiarò Zamparini -. Abbiamo letto il regolamento, i raccattapalle devono stare dietro i cartelloni pubblicitari e tirare il pallone al giocatore più vicino sempre restando dietro. Quello che è successo sabato sera non è regolare. Voglio vedere se le istituzioni sportive continueranno a premiare i furbi e gli scorretti, ma credo che purtroppo resteranno sorde a queste istanze, a questo richiamo ai veri valori dello sport”.  Giovedì alle 20.45 Caprari tenterà di dare un altro dispiacere ai rosanero, ma stavolta i raccattapalle saranno tutti rosanero.

Mariano Calò