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Curiosità: la lettera di Guidolin a Nibali

Curiosità: la lettera di Guidolin a Nibali

Mediagol.it vi propone la lunga lettera che l'ex allenatore del Palermo Francesco Guidolin, grande appassionato di ciclismo, ha scritto al siciliano Vincenzo Nibali, ormai prossimo vincitore del Tour.

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Mediagol.it vi propone la lunga lettera che l'ex allenatore del Palermo Francesco Guidolin, grande appassionato di ciclismo, ha scritto al siciliano Vincenzo Nibali, ormai prossimo vincitore del Tour de France.

"Ho una pas­sio­ne in­cre­di­bi­le per la bi­ci­clet­ta - le parole scritte alla Gazzetta dello Sport -. E, na­tu­ral­men­te, non mi sono perso una tappa del Tour de Fran­ce, come ogni anno e, anzi una l’ho po­tu­ta se­gui­re dal vivo, un’emo­zio­ne in­cre­di­bi­le. Ov­via­men­te fa­cen­do il tifo dall’ini­zio per Vin­cen­zo Ni­ba­li. E’ un ra­gaz­zo che ho sem­pre se­gui­to con am­mi­ra­zio­ne e at­ten­zio­ne, da tempi non so­spet­ti. Ha sem­pre avuto vo­glia di cre­sce­re senza bru­cia­re le tappe e senza usare scor­cia­to­ie, pro­gre­den­do un passo alla volta.

La sua è la vit­to­ria della per­se­ve­ran­za, delle se­rietà, dell’ab­ne­ga­zio­ne. E da tutti, nell’am­bien­te, Ni­ba­li è con­si­de­ra­to pro­prio così: un atle­ta serio in­nan­zi­tut­to. Il suo trion­fo al Tour de Fran­ce è un mes­sag­gio po­si­ti­vo, im­por­tan­te per tutti i gio­va­ni, per chi vuole ar­ri­va­re nel la­vo­ro, nella vita, non sol­tan­to nello sport. Ni­ba­li è il por­ta­to­re di un bel­lis­si­mo mes­sag­gio per tutto il no­stro Paese. Non vin­ce­va­mo il Tour, che è la corsa a tappe più im­por­tan­te del mondo, da ben 16 anni. Negli ul­ti­mi 50 anni solo tre gran­di cor­ri­do­ri ita­lia­ni hanno avuto l’onore di do­mi­nar­lo: Fe­li­ce Gi­mon­di, Marco Pan­ta­ni e, ap­pun­to, Vin­cen­zo. E’ un gran­de suc­ces­so per tutta l’Ita­lia spor­ti­va e ades­so è giu­sto che Ni­ba­li si goda tutto l’eco che me­ri­ta per un’im­pre­sa straor­di­na­ria.

Si può anche pen­sa­re che un Tour de Fran­ce senza due assi come Froo­me e Con­ta­dor possa aver age­vo­la­to il com­pi­to del no­stro ta­len­to. In­nan­zi­tut­to non c’è la con­tro­pro­va, ma sono certo che il ta­len­to si­ci­lia­no è ormai as­so­lu­ta­men­te al li­vel­lo di que­sti due gran­di cam­pio­ni e lo ha am­pia­men­te di­mo­stra­to in que­sto lu­glio fan­ta­sti­co.

Vin­cen­zo è un ci­cli­sta com­ple­to, va forte su tutti i ter­re­ni: bene in pia­nu­ra, forte in sa­li­ta e for­tis­si­mo in di­sce­sa e bene pure nella cro­no­me­tro. E’ co­rag­gio­so, non ri­nun­cia mai ad at­tac­ca­re, è vo­li­ti­vo, sa cos’è il sa­cri­fi­cio e sa dare spet­ta­co­lo. Cu­rio­so che lui e Aru, l’altro gio­va­ne ita­lia­no che pro­met­te bene, ven­ga­no da due isole: Si­ci­lia e Sar­de­gna. Li trovo molto si­mi­li so­prat­tut­to nella de­ter­mi­na­zio­ne che hanno e nella vo­glia di ar­ri­va­re. Pe­ral­tro sono nello stes­so team.

Non ti ho mai co­no­sciu­to per­so­nal­men­te, Vin­cen­zo, e avrei dav­ve­ro vo­lu­to farlo prima so­prat­tut­to per ap­plau­di­re gli enor­mi sa­cri­fi­ci che hai fatto. Ne hai fatti dav­ve­ro tanti. Ma sarò fe­li­ce, quan­to prima, di strin­ger­ti la mano di­mo­stran­do­ti la mia gran­de pas­sio­ne per la bi­ci­clet­ta. Nel 2012 hai sfio­ra­to l’im­pre­sa alla Lie­gi-Ba­sto­gne-Lie­gi (fu splen­di­do se­con­do ndr) , che è una delle clas­si­che più dif­fi­ci­li in as­so­lu­to, po­tre­sti es­se­re pro­ta­go­ni­sta anche al Mon­dia­le nel pros­si­mo set­tem­bre in Spa­gna. Di­pen­derà molto dal per­cor­so.

Ma ora pensa solo a go­der­ti que­sta me­ra­vi­glio­sa vit­to­ria. Te lo me­ri­ti".

Francesco Guidolin