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Conferme e smentite. Foschi arriva o resta a Cesena? Di Marzio trattiene Ballardini

FLORENCE, ITALY - MAY 03: Domenico Di Carlo manager of AC Cesena with Rino Foschi general manager of AC Cesena during the Serie A match between ACF Fiorentina and AC Cesena at Stadio Artemio Franchi on May 3, 2015 in Florence, Italy.  (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

A Palermo non si parla d'altro che della scelta di ds e allenatore per la prossima stagione.

Mediagol3

Continuano a tenere banco in casa rosanero le vicende relative alla scelta del direttore sportivo e dell'allenatore della prossima stagione.

Che Rino Foschi sia il principale candidato a ricoprire la carica di ds ormai lo sanno anche i sassi. Quello che però i tifosi si chiedono è se l'arrivo del dirigente sia effettivamente cosa fatta. Martedì Zamparini aveva lanciato messaggi di ottimismo, quasi da ufficialità. "Il mio direttore sportivo sarà Rino Foschi — aveva dichiarato a Radio Kiss Kiss — io lo voglio a Palermo". Da Cesena gli aveva risposto il patron Lugaresi, deciso a trattenere il suo dirigente di punta che tanti risultati positivi ha regalato al club romagnolo. "Questa è una favola che si ripete ogni anno, ma io vi posso assicurare che vedo Rino molto dentro al progetto- Cesena. Ieri siamo stati insieme per oltre 8 ore e, mentre uscivo dagli uffici, Rino era ancora in sede a lavorare. Foschi non ha ancora chiarito la sua posizione? Non funziona mica così. Io non gli chiedo ogni giorno cosa farà e dove andrà. A me interessa che lavori e stop. E vi assicuro che, dopo aver ricaricato le pile, Rino sta lavorando con il solito spirito. Lo vedo molto coinvolto". In effetti il contratto di Foschi coi romagnoli scade soltanto a fine mese, come lo stesso ds ha ricordato ieri. "Fino al 30 giugno sono un dipendente del Cesena, poi sarò libero. In questo momento sono solo un candidato. Non lo dico per nascondermi, perché sono orgoglioso che si accosti il mio nome al club rosanero. Il presidente sta valutando la mia posizione per fare un nuovo Palermo. Ormai è da tre anni che Zamparini dice quelle cose, quindi non vedo quale sia il problema. Lo sapete che i contratti li firmo solo l’11 luglio, il giorno del mio compleanno. Sto continuando a lavorare per il Cesena e lo farò fino al 30 giugno. L’importante è fare il meglio possibile per il Cesena affinché a trarne vantaggio sia la squadra”.

Insomma, le probabilità di un esito positivo rimangono alte, ma le parti continuano a non volersi sbilanciare, segno di un'ufficialità che ancora non è stata raggiunta, oltre che del grande rispetto di Foschi per la piazza di Cesena. In Romagna l'incertezza sul futuro dell'attuale ds pesa almeno quanto nell'ambiente rosanero. Ci si domanda se si tratterà di un distacco definitivo e totale, o se non si possa continuare a collaborare con l'esperto dirigente, che potrebbe dedicare ai bianconeri un paio di giorni lavorativi alla settimana. Per il Palermo, sullo sfondo rimane comunque in piedi l'ipotesi Salerno, da sempre molto gradito da Zamparini.

L'arrivo di Foschi potrebbe ridimensionare l'apporto di Gianni Di Marzio, confermato come collaboratore del presidente. “Nella prossima stagione continuerò a lavorare al fianco di Zamparini, in qualità di consulente come fatto quest’anno". Tra i grandi artefici della salvezza rosanero, Di Marzio sta lavorando per appianare le sempre meno presunte divergenze tra Zamparini e Ballardini. "Ha un contratto e resterà sulla panchina rosanero, a mio avviso è un mister molto bravo" ha detto l'esperto dirigente.

Qualora non dovesse restare il mister della salvezza il Palermo potrebbe puntare su uno tra Oddo, Giampaolo, Simone Inzaghi e Stellone. L’agente del tecnico che nella passata stagione ha allenato il Frosinone, Franco Zavaglia, ai microfoni di TMW Radio, ha parlato del futuro del suo assistito. “Non so se lo cercano a Palermo o da qualche altra parte. Posso dire che in Italia non si va avanti per meriti calcistici ma per altre situazioni. Per me Stellone è un ottimo allenatore, attualmente è un mister che non ha ancora una società e questo mi lascia pensare”.

Mariano Calò