serie b

Calciomercato Palermo, l’insofferenza di Embalo e le ragioni di Tedino: il futuro del guineano è un rebus…

Carlos Apna Embalo

Oggi il direttore sportivo Fabio Lupo vola a Milano per definire le ultime operazioni di mercato della sessione invernale. La questione Embalo è certamente tra le più spinose da risolvere per il dirigente rosanero...

Mediagol2

Il futuro di Carlos Embalo più che mai in bilico. Ormai una condizione costante e ricorrente ad ogni sessione di mercato. Un girone d'andata a corrente alternata. Utilizzato da Tedino più come jolly da inserire a gara in corso che non come pedina di riferimento del suo undici titolare.

L'attaccante esterno guineano ha alternato performance caotiche e tendenzialmente evanescenti a sprazzi decisamente più convincenti, conditi da alcuni acuti significativi ai fini del risultato.

Da una sua insistita percussione palla al piede è nato il pari firmato da Murawski nella complessa trasferta di Foggia. Bene anche a Cremona, match in cui il numero 11 di Tedino ha fornito l'assist decisivo per il gol del sorpasso di Chochev. Firma importante anche in quel di Carpi con il gol della sicurezza, messo a segno su invito di capitan Nestorovski, in un finale convulso di match con gli emiliani che avevano pericolosamente accorciato le distanze. Un contributo comunque fattivo alle sorti della compagine rosanero, seppur fornito part-time e non sempre con la dovuta continuità.

Il modulo tattico di riferimento che ha fatto le fortune del Palermo in questo girone d'andata lo ha certamente penalizzato. Nel 3-5-2Embalo ha trovato spazio come seconda punta o in alternativa esterno alto di centrocampo sul binario mancino. Non certo ruoli propriamente funzionali alle sue caratteristiche. In virtù della sua esuberanza atletica e velocità in progressione, il guineano ama partire largo per sfruttare l'abilità nell'uno contro uno, sgravato da rigidi compiti di copertura.

Incarna il classico esterno offensivo da 3-4-3 o 4-3-3 da schierare preferibilmente sulla corsia opposta al piede di pertinenza, in questo caso il sinistro. Modalità che gli darebbe modo di convergere in dribbling e rientrare sul piede forte, calciando verso la porta o imbucando per i compagni. Nello scacchiere di Tedino non ha trovato le condizioni ideali a testare i suoi reali margini di miglioramento che restano tuttora inesplorati.

Tuttavia, al netto del contributo di impegno e dedizione fornito alla causa rosanero, il calciatore, letale in ripartenza a campo aperto quando è possibile infierire su avversari in svantaggio, lunghi e col baricentro protesi in avanti, ha spesso mostrato poca lucidità nella gestione di attacchi in superiorità numerica, eccedendo in personalismi e scegliendo male l'opzione di giocata.

Frenesia ed una certa anarchia tattica hanno spesso frenato l'esplosione di un profilo che ha indubbi mezzi atletici e tecnici da forgiare e definire nell'ambito di un'adeguata maturazione sul piano tattico e mentale. Troppo spesso lezioso e fumoso, il guineano deve certamente crescere in termini di fluidità e concretezza per compiere un salto di qualità. Step imprescindibile per commutare l'attuale potenziale in valore effettivo a determinati livelli.

Con Tedino, seppur impiegato a singhiozzo, Embalo aveva comunque evidenziato progressivamente segnali di miglioramento in quest'ottica, interpretando gli scorci di gara in cui veniva chiamato in causa in maniera più ordinata e funzionale alle esigenze della squadra.

Tuttavia, questo sembra non bastare per far si che la parabola del guineano prosegua nel capoluogo siciliano. Le dichiarazioni dell'agente non lasciano spazio a plurime interpretazioni: il ragazzo reclama continuità di impiego, maglia da titolare e contingenze tattiche più consone alle sue caratteristiche. Condizioni che il Palermo ad oggi non può garantirgli.

Zamparini ha di fatto congelato la sua posizione nel corso del summit col ds Fabio Lupo.

Tedino lo considera importante ed utile alla causa per la sua duttilità e la sua capacità di impattare le gare in corso d'opera. Sia come soluzione forzata nel ruolo di esterno mancino, in assenza di un vice Aleesami da reperire ancora sul mercato, sia come jolly part-time nel roster offensivo.

Il tecnico non vorrebbe rinunciarvi, in assoluto nella stagione ed in particolare in queste due gare a cavallo della sessione invernale. L'entourage del calciatore scalpita e ritiene il ruolo assegnato al proprio assistito riduttivo e controproducente in relazione al processo di crescita e maturazione del calciatore. Fabio Lupo è tra l'incudine ed il martello: da un lato cercare di valorizzare al meglio quello che è un patrimonio tecnico e finanziario del club disegnando un percorso idoneo ad esaltare le sue doti, dall'altro le esigenze tecniche contingenti a cui far fronte, in attesa di mettere a segno quel paio di colpi in entrata: sulla corsia mancina ed in avanti, che possano liberare Embalo e risolvere l'inghippo. Il Pescara sta per virare su Falco ed è alquanto spazientito. Brescia e Novara restano, speranzose, alla finestra Oggi a Milano il dirigente abruzzese dovrà giocare d'astuzia e diplomazia per trovare una soluzione che accontenti tutte le parti in causa. . Quando gli interessi e le esigenze sono così marcatamente divergenti non è impresa semplice....

tutte le notizie di