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Dybala: “Io al Barcellona? Solo gossip, sono legatissimo ai bianconeri”. E poi la frecciata a Pogba…

Dybala e Pogba esultano per un gol.

La lunga intervista all'ex attaccante del Palermo, Paulo Dybala: "La Juventus è sempre favorita. Per giocatori, allenatore e storia".

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"Non so se sono al cento per cento, però sto sempre meglio. Giocare è il desiderio di ogni calciatore, però siamo tanti e c'è un allenatore che decide".

Parola di Paulo Dybala. Il numero 21 della Juventus, tornato in campo contro il Torino dopo un infortunio che lo ha tenuto lontano dal rettangolo di gioco per circa un mese e mezzo, è stato intervistato dal 'Corriere dello Sport'. Sono diversi i temi trattati dall'attaccante argentino: dal sogno di vincere Champions League e sesto scudetto di fila, al suo futuro.

"Non è stato semplice passare un mese e mezzo senza calcio. Già a Palermo mi era capitato di stare fermo tanto a lungo, ma per un giovane è dura accettarlo. Ho cercato di trasformare lo sconforto in energia per recuperare più in fretta possibile. Contro il Toro pochi minuti nel finale mi sono bastati per far vedere grandi cose? Mi sono rivisto in tv e la sensazione positiva del campo ha trovato conferma: sapevo che i test settimanali erano stati perfetti e avevo tanta voglia di far bene - ha dichiarato il talento di Laguna Larga -, sono sceso in campo concentratissimo per aiutare la squadra ed è arrivata una vittoria importante. Voglia di segnare? Tantissima. Ho cercato la rete tre volte nei 10' giocati con la Dinamo, nel derby non sono arrivato al tiro e ho cercato di dare una mano alla squadra, riproverò sabato. Per gli attaccanti il gol è fondamentale, ma io da questo punto di vista sono un 'mezzo' attaccante: sono felice anche se faccio segnare gli altri".

Juventus -"Critiche alla squadra? Siamo primi in serie A e abbiamo chiuso in vetta il girone di Champions: cosa dobbiamo fare di più? Certo, nel gioco non siamo perfetti, ma serve pazienza perché abbiamo cambiato tanto: per fortuna abbiamo un tecnico molto bravo a inserire i nuovi nel gruppo. Nostalgia di Pogba? Siamo in contatto. Ci manca per qualità in campo e ci mancano le risate nello spogliatoio. Anche noi, però, manchiamo a lui: basta guardare la classifica nostra e quella del Manchester United".

Futuro -"Io al Barcellona? Solo gossip. Sono legatissimo alla maglia bianconera: la gente deve capire che ho un rapporto fortissimo con la Juventus e di non dare retta alle voci. La 10? Il mio numero sarà sempre il 21: quando sono arrivato potevo prendere il 7, ma piaceva a Morata, così ho scelto quello che era stato di Pirlo. Io stimato da tutti? Perfino in Argentina, dove non è certo abituale, mi è successo di essere applaudito dai tifosi avversari. Oggi anche attraverso i social ricevo messaggi affettuosi da non juventini: credo dipenda dalla mia semplicità, dal mio modo di giocare, dal non fare mai polemiche. Quattro milioni di fan sui social? È bellissimo avere un filo diretto con i tifosi. Quando posso rispondo, specie su Facebook, ma i messaggi sono davvero tanti".

Juventus-Roma -"Roma l'anti-Juve? La classifica in questo momento dice questo, in realtà gli anti-Juve sono tanti: vinciamo da anni ed è normale che sia così, sabato non avremo contro solo la Roma ma per noi è una carica in più. Totti? Fa parte della storia mondiale del calcio, l’ho sempre ammirato e quando l’ho incrociato con il Palermo gli ho chiesto la maglia. Se penso che quando lui ha debuttato in A non ero nato mi vengono i brividi: giocare a quarant’anni nella propria squadra del cuore è un sogno che tutti vorrebbero vivere. Nainggolan e Pjanic, amicizia in crisi? In allenamento scherzavamo con Miralem sull’amicizia con Nainggolan, gli abbiamo chiesto se davvero gli ha tolto il saluto. Non ha risposto... Nainggolan è un combattente, determinante per il gioco: si è visto anche nell’ultima partita".

Higuain - "A Gonzalo piacciono due cose, vincere e fare gol, perciò con il Napoli è stata la partita perfetta. Essere criticati è un destino dei più forti. È capitato perfino a Messi. Noi non possiamo chiedergli di più: segna gol importanti, dà sempre tutto e aiuta la squadra. È felice di essere alla Juventus. Io lo guardo tanto e cerco di imparare".

Le inseguitrici -"La Juventus è sempre favorita. Per giocatori, allenatore e storia. Milan? Mi piacciono le squadre che puntano sui giovani: in Italia non è usuale. Non dimentichiamo la sconfitta di San Siro: sarà una rivincita, vogliamo il primo trofeo della stagione. Napoli? L'avvio è stato inferiore alle attese, ma adesso sta facendo grandi partite. Esprime un bel calcio e ha un grande allenatore: in Champions con il Real sarà un bel test".

Champions League -"Tanta gente ritiene il passaggio di turno scontato, ma in Europa non si può sottovalutare nessuna squadra. Hanno uno stadio caldo, me ne ha parlato Alex Sandro. Vincere la Champions? Non mi piace parlare di sogno, perché poi ti svegli e finisce tutto. Parliamo di obiettivi: i nostri sono arrivare a Cardiff e cercare di entrare nella leggenda con il sesto scudetto di fila. Rivali? Ce ne sono tante: Bayern Monaco, Barcellona, Real Madrid, Manchester City. Sarà durissima, noi ci siamo".

Messi - "Era il mio idolo e sognavo di giocare con lui: la prima volta è stata un’emozione indimenticabile, il top dopo uno scambio con cui l’ho mandato al tiro", ha concluso Dybala.

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