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Curiosità: i rigori dalla A alla Z, 26 ministorie

Mediagol.it vi propone un curioso articolo del giornalista Mediaset, Marco Foroni. Nellestratto vengono narrate 26 ministorie, che hanno come protagonisti gli amati/odiati tiri dal dischetto. Alcune.

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Mediagol.it vi propone un curioso articolo del giornalista Mediaset, Marco Foroni. Nellestratto vengono narrate 26 ministorie, che hanno come protagonisti gli amati/odiati tiri dal dischetto. Alcune di queste storie riguardano da vicino noi italiani. A volte la fortuna ci ha sorriso, altre volte ci ha davvero voltato le spalle. Due nomi su tutti: Italia 90 e Usa 94, due competizioni che resteranno tristemente indelebili nella memoria di noi sportivi del Bel Paese. Ma per nostra fortuna, da qualche anno a questa parte, il trend sembra essersi invertito. ALBERTINI Il primo rigore lo ha tirato nella finale dei mondiali contro il Brasile. A Pasadena, nel 1994. Gol. Da quel giorno è diventato un rigorista. BECKHAM A Istanbul nell’ottobre 2003 David scivola e calcia alle stelle. Il dischetto del rigore come una buccia di banana. Turchia-Inghilterra finisce 0-0. CAPPELLINI A Belgrado contro la Stella Rossa il giorno dopo la nebbia Massimiliano aveva 17 anni. Sacchi lo aveva scelto per tirare il quinto rigore. Rijkaard si avvicinò alla panchina e disse: “Mister il ragazzino è emozionato, lo tiro io”. Non sbagliò. DEL PIERO A Berlino al 120esimo nella finale contro la Francia fa arrabbiare Lippi: “Mister, il primo no”. Il CT prova a convincerlo. Lui insiste: “No. Il primo no”. Il CT s’innervosisce. Lui no: tira il quarto. E fa gol. Italia Campione del Mondo. EVARISTO Di rigori Evaristo Beccalossi ne sbaglia due in una partita: contro lo Slovan Bratislava, nei sedicesimi di Coppa Coppe 1982/83. L’Inter vince 2-0, ma la “prodezza” gli vale la pièce di Paolo Rossi “Lode ad Evaristo”. FALCAO In finale di Coppa dei campioni contro il Liverpool all’Olimpico nel 1984 il rigore non lo ha voluto tirare. Conti e Graziani lo hanno sbagliato e il Liverpool ha vinto la Coppa. GROSSO Si procura il rigore per battere l’Australia a tempo scaduto negli ottavi e (dopo aver segnato alla Germania in semifinale) chiude la serie dei rigori di Berlino contro la Francia battendo Barthez. La faccia dell’Italia di Lippi a Germania 2006 è la sua. HANDANOVIC Il portiere sloveno dell’Udinese è il Pararigori per eccellenza. In 5 anni in serie A ne ha affrontati 39 e ne ha neutralizzati 19 (14 parati, 5 sbagliati). ITALIA 90 E’ il mondiale dei rigori. In finale lo vince Andy Brehme segnando di destro l’1-0 della Germania all’Argentina. In semifinale lo perdono Donadoni e Serena, ma anche Pearce e Waddle. La Germania unita fa festa, Gascoigne e gli azzurri finiscono in lacrime. JENS LEHMANN Nei quarti di Germania 2006 si nasconde nei calzettoni il foglietto con i gli appunti del preparatore dei portieri Koepke. Lo consulta prima di ogni rigore dell’Argentina. La prof non se ne accorge. Ayala e Cambiasso le sue vittime: Germania in semifinale.KO Il Ko più incredibile per l’Argentina arriva in Copa America nel 1999 quando Martìn Palermo sbaglia 3 rigori in 90 minuti. Tira sempre lui. Non segna mai. La Colombia di Ivan Ramiro Cordoba vince 3-0. LINEKER Capocannoniere di Messico ’86, solo Sir Bobby Charlton ha segnato più gol di lui con la maglia dell’Inghilterra. Contro il Brasile a Wembley nel 1992 non gli riesce il cucchiaio. Taffarel ringrazia. MICHEL PLATINI L’arbitro tedesco Volker Roth gli annulla il gol da leggenda contro l’Argentinos Juniors. La vendetta di Michel arriva dal dischetto. Due volte. Prima nei regolamentari, poi nella serie. E la Juventus vince la Coppa Intercontinentale 1985. NADAL Miguel Angel Nadal, lo zio di Rafa. Suo l’errore decisivo della Spagna nei quarti di Euro ’96. Vale per l’unica vittoria dell’Inghilterra in 8 match decisi dai calci di rigore. OLANDA 2000 Ad Amsterdam la fine della maledizione azzurra. Toldo l’eroe, Totti il cucchiaio. Nell’europeo di Belgio e Olanda sono gli orange a restare ammutoliti in semifinale. PANENKA Il primo cucchiaio celebre è il suo. Il rigore alla Panenka arriva nella finale degli Europei del 1976 a Belgrado. Alla fine dei supplementari Cecoslovacchia e Germania sono 2-2. I primi 7 rigoristi segnano tutti. Uli Hoeness sbaglia, poi tocca ad Antonìn Panenka. Sepp Maier si butta a sinistra e il rigore alla Panenka diventa leggenda. QUATTRO I rigori consecutivi (4) che Helmut Robert Duckadam para al Barcellona nella finale di Coppa dei Campioni del 1986. 0-0 dopo 120’, 2-0 per i rumeni dopo i rigori. Impossibile segnare all’Eroe di Siviglia: la Steaua Bucarest è la prima squadra dell’Est a vincere la coppa. REINA A Villarreal Pepe Reina per tutti era El Rey de los penaltis. A Liverpool scoprono presto perché: le sue parate dagli 11 metri valgono ai Reds la Coppa d’Inghilterra del 2006 nella finale con il West ham e la vittoria in semifinale di champions contro il Chelsea di Mourinho nel 2007. SHEVCHENKO Dal dischetto decide la finale di champions di Manchester e quella di Istanbul. Nel 2003 segna a Buffon e il Milan batte la Juventus, nel 2005 si fa ipnotizzare da Dudek e il Liverpool batte il Milan. TERRY Nel maggio 2008 a Mosca il Chelsea arriva a 11 metri dalla Coppa dei Campioni. Il capitano sul dischetto, i fotografi schierati, il poster celebrativo è quasi pronto. I tifosi dei Blues lo possono appendere in stanza solo 4 anni dopo, ma la didascalia è un’altra: Didier Drogba, Monaco 2012. ULLEVI La Danimarca l’europeo del 1992 non avrebbe nemmeno dovuto giocarlo. E lo vince. Allo Stadio Ullevi di Goteborg. Il momento chiave, il rigore parto da Schmeichel a Marco Van Basten. VIALLI Allo Stadio Olimpico sbagliando un rigore in campionato si frattura il piede sinistro. Nella stesso stadio qualche anno dopo nella finale di champions contro l’Ajax, Vialli non tira il rigore. Ma dopo quello decisivo di Jugovic è lui da capitano ad alzare la coppa. WEMBLEY Semifinale dell’Europeo in casa contro la Germania, i rivali per eccellenza. L’Empire Stadium di Wembley è vestito a festa per l’Inghilterra, ma nessuno ha avvisato Gareth Southgate. Rigore parato. E Lineker che dirà “Il calcio è quello sport che si gioca in 11 contro 11 e in cui vincono i tedeschi ai calci di rigore”. XABI ALONSO Sbagliare dal dischetto e festeggiare. Gli succede due volte: a Istanbul nella finale del 2005 contro il Milan (gol per la rimonta del Liverpool dopo la parata di Dida) e nei quarti di Sud Africa 2010 contro il Paraguay quando la Spagna rischia, ma passa e vince il mondiale. YOKOHAMA La “zappata” più famosa: quella di Costacurta nella finale di Coppa Intercontinentale 2003 di Yokhoama persa dal Milan e vinta dal Boca Juniors e dal suo portiere Pato Abbondanzieri. ZICO Ai quarti di finale di Messico ’86 Michel Platini tira alto nella serie contro il Brasile, ma la Francia raggiunge la semifinale. Dopo i supplementari segna anche Zico, ma dopo aver fallito nei 90’ regolamentari quello che avrebbe chiuso la partita.