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Catania- Crotone 1-1: un pareggio che sa di beffa

Catania- Crotone 1-1: un pareggio che sa di beffa

Sembrava tutto troppo facile per il Catania, e dopo le due vittorie consecutive con Pro Vercelli e Perugia, ci ha pensato il fanalino di coda Crotone a mettere i bastoni fra le ruote all'undici di.

Mediagol8

Sembrava tutto troppo facile per il Catania, e dopo le due vittorie consecutive con Pro Vercelli e Perugia, ci ha pensato il fanalino di coda Crotone a mettere i bastoni fra le ruote all'undici di Marcolin. Classica partita che vede coinvolte una big (seppur decaduta) e una piccola, con quest'ultima capace di trovare dopo pochissimi minuti la rete del vantaggio per poi limitarsi a difendere l'area di rigore per tutti i novanta minuti.

Un match intenso e nervoso, che ha visto gli etnei protagonisti di una reazione veemente nel primo tempo con due traverse colpite e due rigori negati. Nella ripresa, invece, col passare dei minuti l'ansia e la fretta hanno preso il sopravvento favorendo il 'non gioco' dei calabresi, capaci unicamente di difendersi con ordine in undici uomini dietro la linea del pallone. Spazi stretti e impossibilità di attaccare per vie centrali, con un Rosina imbottigliato e Calaiò e Maniero spesso triplicati grazie anche al lavoro oscuro dei due centrocampisti avversari.

Non un bello spettacolo dunque, svilito poi oltremodo dalle decisioni incomprensibili del direttore di gioco, il signor Sacchi. Ben tre sono stati i rigori nitidi negati agli etnei, più un quarto episodio meritevole della moviola. Personalità ostentata con decisioni errate? Risposta indiretta alle parole di Lotito? O forse semplicemente un arbitro inadeguato? Difficile rispondere, ma sicuramente resta il danno procurato a una squadra che in una partita difficile come quella contro il Crotone avrebbe potuto sfruttare uno, due, tre episodi su palla inattiva determinanti ai fini del risultato.

Nonostante ciò l'alibi dell'arbitro non può mettere in secondo piano l'incapacità del Catania, evidenziata soprattutto nelle ripresa, di creare occasioni da gol. Partite del genere possono capitare anche a Juventus e Roma, ma la situazione in cui versa l'undici etneo non permette passi falsi perché la rimonta verso i play off rimane ancora un miraggio. In una giornata in cui Maniero e Calaiò sono stati imbrigliati tra le maglie avversarie, dalla panchina non è arrivata la scossa giusta perché il Castro visto in campo è sembrato il solito fumoso e inconcludente giocatore visto nell'ultimo anno e mezzo. Poco importa se è stato proprio lui a siglare il pari, a conti fatti molto più incisivo è stato l'ingresso seppur per pochi minuti di Martinho.

Occasione sprecata insomma e classifica ancora una volta cortissima e da prendere con le pinze. Adesso però per gli etnei arriva il capitolo trasferta con l'insidioso impegno sul campo del Pescara e la necessità di conquistare una vittoria che scacci la delusione per il pari di lunedì. Facile? Assolutamente no, ma del resto cosa c'è di facile nel voler centrare la promozione partendo dal penultimo posto in classifica?