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Di Natale: “Dybala come Messi. L’Udinese rischiò di portarlo in Italia prima del Palermo…”

Di Natale: “Dybala come Messi. L’Udinese rischiò di portarlo in Italia prima del Palermo…”

L'intervista all'ex attaccante dell'Udinese: "L'anno prossimo secondo me Dybala prenderà la dieci, è perfetto per quel numero".

Mediagol7

"Del Neri non mi ha chiamato per tornare a Udine (ride, ndr). Mi conosce bene, sa che se prendo una decisione non torno indietro dopo qualche mese. Ho detto basta al calcio, con la testa e con il cuore. Lui è un bravo allenatore, non ha bisogno di me. Spero soltanto che risollevi l'Udinese".

Parola di Antonio Di Natale. L'ex bandiera dell'Udinese, che in estate ha scelto di appendere le scarpette al chiodo, è stato intervistato da 'Tuttosport': fra i temi trattati dal classe '77 anche la scelta da parte della società friulana di non ritirare la maglia numero dieci.

"La dieci ancora in campo all'Udinese? È una scelta della società, sinceramente penso sia giusto. Mi sarei aspettato una telefonata, anche solo per avvertirmi della decisione. Da quando ho smesso ho parlato con la società solo una volta, si era chiacchierato di tante cose: poi non si è fatto nulla - ha spiegato l'ex bianconero -. Mi sarebbe piaciuto lavorare con i giovani o affiancare il direttore sportivo. Maldini? Paolo ha ragione. Quando hai fatto la storia di un club, lui del Milan e io dell'Udinese, non puoi accettare di fare semplicemente il pagliaccio. Io ho l'Udinese nel cuore e terrò sempre la porta aperta al club".

Juventus-Udinese -"Affrontare la Juve di ora è dura per tutti, ma noi abbiamo sempre fatto ottime partite a Torino. Speriamo sia così anche stavolta. Pentito di aver rifiutato la Juventus? Assolutamente no. Fu una scelta di vita, una scelta fatta col cuore: volevo restare a Udine con la mia famiglia. In tanti mi hanno etichettato come stupido, tornassi indietro mi comporterei allo stesso modo. E poi alla Juventus non sarei arrivato a 209 gol in Serie A, e quando mi vedo in quella classifica accanto a Totti e Baggio capisco che ho fatto qualcosa di buono in carriera. Se riuscirei a giocare in questa Juventus? Premesso che ho smesso, ci sono tanti campioni. Ci vorrebbe giocare chiunque in questa Juventus, ci sono Pjanic, Higuain, Dybala".

Su Dybala - "Paulo fa giocate come il primo Messi, io ci ho giocato contro ed è fenomenale. Se penso che l'Udinese rischiò di portarlo in Italia prima del Palermo... L'anno prossimo secondo me prenderà la dieci, è perfetto per quel numero. La 10 è come una Ferrari: non tutti sanno guidarla. Per caratteristiche mi vedrei meglio in coppia con Higuain, ma che divertimento combinare con Dybala, un po' come ho fatto con Sanchez. Che periodo, eravamo uno squadrone: lui, Benatia. Lo dissi a Pozzo: se non vendiamo nessuno e facciamo due acquisti, lottiamo per lo scudetto. Non aver vinto nulla è l'unico rimpianto. Higuain è il più forte centravanti del mondo, se continua a segnare 30 gol a campionato mi prende. Per età e forza, penso sia l'unico che possa superarmi: potenzialmente può fare una doppietta a partita. Quest'anno il titolo di capocannoniere se lo giocheranno lui, Icardi, Dzeko e Borriello".

Scudetto -"Chi soffrivo di più dei difensori della Juventus? Chiellini, è tosto, con lui devi essere sempre sveglio. Benatia era un leader dello spogliatoio, oltre che uno strepitoso difensore. Se non succede un cataclisma, la Juventus vincerà il sesto scudetto. Allegri ha due squadre, mi aspetto che arrivino in fondo anche in Champions. Berardi? È un talento, giovane, capisco la sua scelta: ha tutto il tempo per compiere il salto in una big, lo vedo in una grande. A De Laurentiis dico di fidarsi di Gabbadini, esploderà", ha concluso Di Natale.

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