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CONFERENZA STAMPA

Salernitana, Liverani: “Non c’è rassegnazione ma occorrono i fatti. Lecce ferito”

Salernitana Liverani
Le parole di Fabio Liverani, allenatore della Salernitana, alla vigilia della sfida tra Salernitana e Lecce, in programma domani all'Arechi.
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L'allenatore della Salernitana, Fabio Liverani, ha tenuto una conferenza stampa per presentare la prossima partita contro il Lecce. L'ex Cagliari ha sottolineato l'importanza di ottenere un risultato positivo e ha elogiato l'impegno e la determinazione della squadra. Ha anche parlato delle insidie che il Lecce potrebbe presentare e ha espresso fiducia nella capacità dei suoi giocatori nell'affrontarle. Inoltre, il mister capitolino ha concluso affermando che la squadra è pronta per la partita e darà il massimo per ottenere un risultato importante. Di seguito, le sue dichiarazioni:

Obiettivo salvare la dignità, come ha visto la squadra? "Non è stata una buona settimana. Il direttore è una persona che può dare qualcosa alla squadra e a tutti quanti noi, ambiente compreso. Anche soffrendo sta provando ad aiutarci nella ricerca di quella scossa che è mancata. E' una visita che può far piacere ma che non basta per vincere le partite"

4 partite, un punto, 11 gol subiti e -11 dalla zona salvezza. La situazione con lei è peggiorata. Perchè non è riuscito a fare qualcosa in più? "E' difficile dare una motivazione in più. Non siamo riusciti a cambiare il trend ed è il cruccio più grande. Ci sono tante difficoltà. Tecniche, tattiche, psicologiche. Ad oggi non ho trovato soluzioni per far sbloccare mentalmente questa squadra. Nel tempo avremo le idee più chiare. I numeri dicono la verità e prendo atto, tireremo le somme a fine stagione. Sulle statistiche oggettive non c'è nemmeno da discutere".

Dalle sue parole traspare il dispiacere sul passato e non sulla voglia di rialzarsi domani. Quando lei ha accettato aveva avuto l'opportunità di pesare e conoscere le potenzialità di questa rosa? "L'umore non poteva essere dei migliori venendo da 4 gol subiti e da un ritiro partito lunedì. Piano piano le scorie vecchie passano e la squadra si è allenata sapendo che occorre una partita importante domani. Dobbiamo dare delle risposte di calcio, dal primo minuto. Serve dignità. Non possiamo guardare troppo avanti ma nemmeno dietro. L'inizio della settimana non è stato semplice. Quanto alla domanda, posso dire che ho accettato sapendo che era difficile. La realtà la conosci solo quando entri in una situazione. Oggi, come allenatore e come squadra, non siamo riusciti a fare quel cambiamento che mi sarei aspettato. La mia è una risposta seria e oggettiva. Ero convinto che l'organico potesse lottare, poi vedi la situazione e capisci quanti problemi ci sono. Infortuni compresi. E risolvere tante cose quando devi allenarti e devi vincere a tutti i costi non è facile"

Chi gioca in porta? "Sto facendo delle riflessioni".

Situazione infermeria? "Recuperiamo Gyomber, Fazio ha un problema. La formazione la darò prima ai ragazzi".

10 partite comunque importanti anche in chiave futura visto che la rimonta appare utopistica. Ci sono basi per poter guardare avanti e conquistare la riconferma in B per un percorso ambizioso? Questo inciderà sulle scelte di formazione? "E' giusto che tutti quanti noi cerchiamo di dare il massimo. Sia per il finale di stagione, sia per la carriera. Chi è scadenza deve convincere altri a fare il contratto, chi è di proprietà vuol far vedere se ci si può contare in prospettiva futura. Questa squadra, in 4 partite, ha proposto quasi tutti i calciatori dell'organico. Solo Vignato è stato sacrificato, pochi altri non hanno avuto possibilità. Da qui a fine anno toccherà a tutti. Il fatto che la stagione sia andata, però, non vuol dire che giocano tutti e a prescindere. Questo non vuol dire che chi è rimasto fuori non sia bravo, anzi devo io qualcosa a loro per i comportamenti che propongono in settimana. Io farò delle valutazioni anche in base ai tesserati della Salernitana".

Un giudizio sul Lecce... "Il campionato a volte dà percezioni sbagliate. Era partito troppo bene ma sta facendo il suo lottando fino all'ultimo secondo per raggiungere l'obiettivo. Io vedo una squadra che gioca, corre, affamata. Sono feriti dal cambio di allenatore, ci sono giocatori di livello assoluto. Banda, per fortuna, è squalificato. Sansone è esperto, Krstovic è un attaccante di tutto rispetto. Io vedo un Lecce che è sempre dentro la partita".

Ribadiamo un concetto: dalle sue parole traspare una totale rassegnazione rispetto all'epilogo di una stagione che scivola verso la retrocessione. Fosse così, come si può evitare una lenta agonia con collezione di figuracce? "Non c'è rassegnazione, ma obiettività. Ci rendiamo conto di quello che abbiamo fatto fino ad oggi. Io devo essere sincero. Il fatto che non ci sia stato atteggiamento non vuol dire che non si possa fare qualcosa di concreto domani. Ora occorrono i fatti, di parole ne sono state dette troppe. A me interessa vedere un segnale di voglia e vitalità"

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