serie a

Quagliarella: “Alla Juventus sono riuscito a farmi volere bene. Mourinho è incredibile, Conte…”

Quagliarella: “Alla Juventus sono riuscito a farmi volere bene. Mourinho è incredibile, Conte…”

L'attaccante di origini napoletane ha rilasciato delle interessanti dichiarazioni sulla sua avventura in bianconero

Mediagol22

Fabio Quagliarella, alla vigilia dalla sfida di Serie A da ex contro la Juventus, che si giocherà allo Stadio Luigi Ferraris, ha ripercorso la sua carriera in un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, raccontando anche delle quattro stagioni trascorse con la maglia bianconera: "Quando sono arrivato alla Juventus sono stato additato come traditore, essendomi trasferito dal Napoli. Per questo, non sono riuscito a viverla nel modo giusto. Ho avuto tanto, ma potevo avere di più: una sintesi perfetta della mia carriera. Fu l'infortunio al crociato a fermarmi, sarebbe stata la svolta. Ma sono riuscito a farmi volere bene, come testimonia l'applauso dello Stadium quando tornai con il Torino".

Una parentesi che, come sottolinea il giocatore, si è chiusa nella stagione 2012/2013 in maniera amara: "Non dimenticherò mai l'esclusione dalla lista dell'Europa League, con Conte che mi allontanò dalla squadra. Io dissi che non mi sarei mosso, lui rispose che sarei stato l'ultimo degli attaccanti. Non meritavo di essere trattato così".

A proposito di allenatori, l'attaccante della Sampdoria ci tiene a manifestare la profonda stima che prova verso José Mourinho, raccontando vari aneddoti sul tecnico portoghese: "E’ incredibile, ti chiama per nome, ti fa sentire quasi suo amico. La prima volta fu ad Udine, ero fuori dagli spogliatoi dell'Inter per scambiare una maglia e Mou mi disse: ‘Vieni dentro Fabio, anzi sali in pullman con noi che ti porto a Milano’. E’ successo anche quando abbiamo giocato Samp-United a Dublino. Mi ha aspettato nel tunnel e ha chiesto: ‘Dov’è Fabio Quagliarella’. Mi ha fatto le feste, lui a me, non è strano? Mi ha fatto sentire gratificato".

L'attaccante blucerchiato oggi 34enne, a seguito di una lunga e variegata carriera, non ha ancora intenzione di appendere le scarpette al chiodo: "Finché sto bene fisicamente continuerò a giocare. Magari fino a 38 anni come Buffon".

E sul futuro dopo il ritiro: "Nel calcio non hai mai solo una casa. Milano è una città che ti fa sentire il centro del mondo, ma il mondo non guarda te, ha tutto, è organizzata, ti dà qualità della vita. Non so dove starò dopo che avrò smesso, a Milano starei".