Attraverso il comunicato ufficiale del Tribunale Federale Nazionale diramato sul sito della FIGC, in merito al caso Parma, viene riportata la testimonianza del difensore centrale dello Spezia Claudio Terzi (ex rosanero) relativamente alla vicenda.
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Caso Parma, la testimonianza di Terzi: “Pensavo Calaiò fosse impazzito, non posso dire di essere suo amico…”
La testimonianza di Claudio Terzi in merito all'inchiesta Spezia-Parma
Di seguito le sue parole: "Posso anche dire che quando De Col mi ha fatto vedere il messaggio era sorpreso in maniera negativa perché non si aspettava questo tipo di messaggio, e anche perché lo avrebbe costretto a riferire alla Società [...]. Ho pensato che Calaiò fosse impazzito perché stava scrivendo una cosa che aveva a che fare con la partitache avremmo disputato il venerdì successivo con il Parma [...]. Eravamo compagni di squadra ma non posso dire di avere un rapporto di amicizia. Non ho letto il secondo messaggio, ma me lo ha riferito De Col. Così ho pensato che non avendo ricevuto risposta al primo messaggio, Calaiò avesse pensato di dare minore importanza al precedente messaggio. Io anche in quel caso ho consigliato a De Col di dare notizia alla Società non solo del primo ma anche di quest'ultimo messaggio".
(Caso Parma, mano leggera del Tribunale: resta in Serie A con -5 di penalità. Squalifica per Calaiò)
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